teatro di cascina:la parola ai sindacati
alle redazioni giornalistiche con richiesta di pubblicazione
per i sindacati
Stefano Del Punta; Silvia Cosci e Federico Giusti
TEATRO DI CASCINA: LA PAROLA AI SINDACATI
Non siamo interessati ad entrare in una velenosa polemica costruita su personalismi e su interessi partitici, ci interessa invece entrare nel merito dei futuri assetti del teatro per rafforzare questa istituzione pubblica
La querelle dimentica che il teatro è un bene comune di proprietà pubblica e tale deve restare lasciando fuori vendette politiche e personalismi che hanno prodotto, nel termpo, solo danni
Negli ultimi anni sono stati accumulati debiti, le gestioni passate non sono certo immuni da responsabilità, cattiva gestione dei fondi e della struttura, consapevoli tuttavia che le attività culturali, come quelle sociali, sanitarie ed educative, non debbano essere subalterne a logiche di profit, in nome delle quali si operano tagli considerevoli
La struttura che ospita il Teatro puo' essere utilizzata in maniera condivisa e con un ritorno per le tante associazioni del territorio cascinese, potrebbe sorgere una casa della cultura capace anche di accogliere l'università della terza età (i soldi risparmiati per gli affitti da reinvestire nella manutenzione di una struttura che cade a pezzi e le precedenti Giunte non hanno predisposto gli interventi necessari)
La nomina del nuovo cda non deve far dimenticare che esiste un pubblico affezionato al teatro cascinese, tenerne conto nella programmazione della stagione 2016\17 ci sembra quanto mai opportuno non operando stravolgimenti per valorizzare invece il lavoro svolto costruendo anche nuove relazioni
Non abbiamo lesinato critiche alla gestione Betti e al suo entourage, tra tutte vorremmo ricordare che il licenziamento di un tecnico (con una causa ancora in tribunale), la mancata conferma di alcuni contratti a tempo, solo perché considerati “non vicini” al cda, la mancata stabilizzazione di chi da anni opera con contratti precari, hanno rappresentato un grave errore, anzi per dirla tutta una occasione perduta.
Non vorremmo che il nuovo cda dimenticasse alcune priorità che ci permettiamo di sintetizzare in alcuni punti
- valorizzare lo spazio attuando le proposte sopra evidenziate
- rispettare il contratto nazionale, soprattutto quell'articolo 39 disatteso nel silenzio assenso del sindaco Antonelli. Tutto cio' comporta coinvolgere il sindacato e i lavoratori (tutti, di ruolo e precari per i quali è prioritaria la conferma) nella programmazione e gestione del personale, dei servizi, delle attività culturali
- un coinvolgimento maggiore della fondazione sipario nelle attività culturali del territorio a partire dai progetti nelle scuole
Di questo vogliamo parlare tenendoci fuori da sterili polemiche di natura personale che con la difesa del bene comune teatro hanno poco a che vedere
Non siamo interessati ad entrare in una velenosa polemica costruita su personalismi e su interessi partitici, ci interessa invece entrare nel merito dei futuri assetti del teatro per rafforzare questa istituzione pubblica
La querelle dimentica che il teatro è un bene comune di proprietà pubblica e tale deve restare lasciando fuori vendette politiche e personalismi che hanno prodotto, nel termpo, solo danni
Negli ultimi anni sono stati accumulati debiti, le gestioni passate non sono certo immuni da responsabilità, cattiva gestione dei fondi e della struttura, consapevoli tuttavia che le attività culturali, come quelle sociali, sanitarie ed educative, non debbano essere subalterne a logiche di profit, in nome delle quali si operano tagli considerevoli
La struttura che ospita il Teatro puo' essere utilizzata in maniera condivisa e con un ritorno per le tante associazioni del territorio cascinese, potrebbe sorgere una casa della cultura capace anche di accogliere l'università della terza età (i soldi risparmiati per gli affitti da reinvestire nella manutenzione di una struttura che cade a pezzi e le precedenti Giunte non hanno predisposto gli interventi necessari)
La nomina del nuovo cda non deve far dimenticare che esiste un pubblico affezionato al teatro cascinese, tenerne conto nella programmazione della stagione 2016\17 ci sembra quanto mai opportuno non operando stravolgimenti per valorizzare invece il lavoro svolto costruendo anche nuove relazioni
Non abbiamo lesinato critiche alla gestione Betti e al suo entourage, tra tutte vorremmo ricordare che il licenziamento di un tecnico (con una causa ancora in tribunale), la mancata conferma di alcuni contratti a tempo, solo perché considerati “non vicini” al cda, la mancata stabilizzazione di chi da anni opera con contratti precari, hanno rappresentato un grave errore, anzi per dirla tutta una occasione perduta.
Non vorremmo che il nuovo cda dimenticasse alcune priorità che ci permettiamo di sintetizzare in alcuni punti
- valorizzare lo spazio attuando le proposte sopra evidenziate
- rispettare il contratto nazionale, soprattutto quell'articolo 39 disatteso nel silenzio assenso del sindaco Antonelli. Tutto cio' comporta coinvolgere il sindacato e i lavoratori (tutti, di ruolo e precari per i quali è prioritaria la conferma) nella programmazione e gestione del personale, dei servizi, delle attività culturali
- un coinvolgimento maggiore della fondazione sipario nelle attività culturali del territorio a partire dai progetti nelle scuole
Di questo vogliamo parlare tenendoci fuori da sterili polemiche di natura personale che con la difesa del bene comune teatro hanno poco a che vedere
Le OO.SS. Provinciali
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