Il censimento delle graduatorie concorsuali per occultare la mancanza di personale nella Pubblica amministrazione

 A rendere palesi  i  gravi ritardi nella assunzione di personale nella Pa non solo l'emergenza covid ma alcune decisioni assunte dal Ministero della PA con la istituzione di una banca data nazionale dalla quale attingere per i tempi indeterminati a dimostrazione del flop nel bandire in tempi rapidi procedure concorsuali. 

Ne dà notizia direttamente il dipartimento della Funzione pubblica con una nota che avvia  la ricognizione delle graduatorie concorsuali dopo la decisione, nell'ultimo Dpcm, di sospendere i concorsi a causa della emergenza covid.  

Chi sostiene che la crisi di personale sia causata dalla quota 100 sbaglia, i problemi scaturiscono piuttosto da 9 anni di blocco delle assunzioni e dai successivi tetti di spesa che hanno determinato la costante e progressiva riduzione degli organici. Sono proprio queste le cause di concorsi banditi con mesi di ritardo in ogni comparto della PA, gli uffici personale degli  Enti  hanno poco personale e le stesse normative vigenti in materia di assunzione non sono certo di aiuto.

Una situazione di cronica carenza di personale acuita dalla permanenza di regole che determinano il contenimento della spesa e la sostenibilità finanziaria senza guardare alla sostanza del problema ossia l'urgenza delle assunzioni per i servizi pubblici. Del resto numerosi Enti locali stanno ancora privilegiando la mobilità tra Enti rispetto ai concorsi (in nome del contenimento della spesa) e oggi si chiede di attingere dalle graduatorie concorsuali di altri Enti per l'assunzione di personale a tempo indeterminato .

 E' sempre piu' evidente la difficoltà in cui si dibatte la Pubblica amministrazione, tra qualche mese vedremo gli effetti di questa Banca dati, di sicuro la rimozione di ogni tetto di spesa sarebbe ancora oggi la soluzione piu' efficace. Nel frattempo crescono i carichi di lavoro e le responsabilità....senza un euro di aumento

Commenti