SE HAI SALARI DA FAME VAI AL LAVORO ANCHE CON IL COVID

Una recente indagine in Spagna, realizzata con il supporto di istituzioni universitarie, ha appurato che in presenza di condizioni salariali e occupazionali precarie non si presta attenzione alle nostre condizioni di salute, si va al lavoro  anche con la febbre e i sintomi da Covid.

Se hai una esistenza precaria, se il tuo lavoro è malpagato e insicuro , sovente subisci vari ricatti dal datore o padrone di turno, la tua assenza pregiudica la conferma e la continuità stessa della prestazione lavorativa.

Si percepisce paura e rassegnazione tra quanti occupano i livelli piu' bassi della sfera sociale e vanno avanti con salari da fame, per questa ragione puoi accettare condizioni di lavoro incompatibili con la salvaguardia della salute e della sicurezza, sei disponibile ad ogni compromesso, diventi soggetto ricattabile e per questo perdi di vista non solo i tuoi diritti ma baratti la salute con qualche euro.

I settori piu' interessati sono quelli del commercio e delle pulizie, piu' del 70% della popolazione spagnola opera senza misure di protezione, Sono migliaia i lavoratori e le lavoratrici recatisi a lavorare nonostante la carenza, o l'assenza di dispositivi di protezione individuale .

Non si capisce la ragione per la quale in Italia non siano state commissionate e realizzate ricerche analoghe, nei mesi pandemici abbiamo piu' volte denunciato situazioni analoghe che poi sono anche tra le cause del diffondersi dei contagi.

La precarietà lavorativa e salariale determina un a costante minaccia alla salute dei lavoratori, delle loro famiglie e degli stessi colleghi.

La crisi da covid non è solo di natura sanitaria ma va acuendo le differenze e le disuguaglianze imponendo condizioni di vita peggiori per larghi strati della popolazione.


per saperne di più :  https://www.diario-prevenzione.it/?p=18759


a cura dello sportello salute e sicurezza del Sindacato di base Cub Pisa

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