Le intese commerciali non bastano: La Regione Toscana convochi subito un tavolo di crisi sul trasporto aereo. I finanziamenti regionali e statali siano funzionali alla salvaguardia dei posti di lavoro

Sulla stampa locale di Pisa leggiamo che lo scalo aeroportuale di Pisa ha subito un crollo del 90% dei passeggeri con numerose  cancellazioni da parte delle compagnie e un deciso peggioramento del cosiddetto load factor (il coefficiente di riempimento degli aerei)
Se questi dati venissero confermati anche le piu' nere previsioni sarebbero smentite . 
 
 Sindacato di base Cub manifesta non solo preoccupazione per questi dati ma crediamo che sia urgente un incontro per capire come far ripartire il traffico aereo salvaguardando tutti i posti di lavoro, nelle società di Toscana aeroporti e negli appalti dove viene impiegata gran parte della forza lavoro che opera tra Pisa e Firenze.
 
Di fronte a questi dati non serve solo la proroga degli ammortizzatori sociali in scadenza nel Marzo 2021 ma anche ripensare la politica industriale di Toscana aeroporti che ha dirottato su Pisa i voli low cost che piu' di altri subiscono le conseguenze della crisi pandemica.  Nel frattempo Toscana  aeroporti e Cft hanno trovato un accordo fino al prossimo Marzo ma visti i dati dei passeggeri servono non solo aiuti statali ma anche ripensare le politiche industriali. Sarebbe necessario convocare fin da ora un tavolo di crisi in Regione aperto anche ai sindacati degli appalti, appalti che nel corso degli anni hanno permesso, pagando meno il personale e attraverso i contratti per lo piu' part time, di raggiungere altissimi profitti a Toscana aeroporti. 
 
I finanziamenti della Regione Toscana non possono essere a fondo perduto ma in cambio di politiche industriali equilibrate tra i due scali di Pisa e Firenze con la salvaguardia di tutti i posti di lavoro scongiurando appalti al ribasso che determinerebbero, a partire dalla fine di Marzo tagli al personale.

Sindacato di Base Pisa CUB

 

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