Aumenti stipendiali? No solo bonus e welfare aziendale

Da settimane siti, riviste e giornali riconducibili ai padroni e ai loro interessi non fanno che dedicare articoli e spazi alla detassazione degli accordi di secondo livello. Il sole 24 ore quasi ogni giorno torna sull'argomento. Tanto interesse, come già scritto, è legato alla efficacia degli accordi di secondo livello per derogare dai contratti nazionali e progressivamente svuotarli di competenze e prerogative C'è voluto tempo ma ormai nessuno tra i 3 milioni di dipendenti pubblici parla del contratto nazionale, si dà per scontato che dopo 7 anni non si sappia ancora la data dell'effettivo rinnovo, si subiscono aumenti irrisori di 40 euro netti, quando ci si riferisce ai contratti si parla della produttività e del secondo livello di contrattazione, è dato per scontato che gli aumenti non siano per tutti uguali e collegati alla fantomatica performance Questa lenta trasformazione involutrice la stanno costruendo anche nel privato a prescindere da quale sia il comparto di riferimento Giorni fa parlavamo delle novità introdotte dalla legge di bilancio, a partire dal 1 Gennaio 2017 saranno in vigore i regimi agevolativi relativi ai premi di produttività e del welfare aziendale Gli accordi già vigenti potranno essere ripresi e adeguati alle ultime novità che poi sono sintetizzabili in pochi punti, ossia i beneficiari dell’imposta sostitutiva del 10% sui premi di produzione saranno coloro che percepiscono un reddito da lavoro indipendente inferiore ad 80mila euro (prima erano 50mila); hanno allargato ai quadri piu' alti e ai dirigenti i benefici la detassazione del premio passa da 2 mila a 3 mila euro che diventano 4mila se il lavoratore viene coinvolto nella organizzazione del lavoro, un punto enigmatico che potrebbe tradursi in ulteriore dipendenza della forza lavoro dalla azienda Inizia la propaganda per barattare gli aumenti stipendiale in bonus per assistenza sanitaria, previdenza complementare e in azioni assegnate dal datore di lavoro. E non sercirà la presenza in azienda di una rappresentanza sindacale, la detassazione sarà a prescindere contrariamente a quanto avevano asserito alcuni sindacalisti che rivendicavano il risultato come riconoscimento del ruolo sindacale I premi versati dal datore per rischi extra professionali quali polizze vita, invalidità e infortuni esterni al luogo di lavo accederanno al nuovo regime di esenzione solo il versamento avverrà dal 1° gennaio 2017. L'epoca dei bonus e del welfare aziendale ha soppiantato quella del conflitto e della strenua difesa degli aumenti contrattuali. E tra i fautori della contrattazione di secondo livello troviamo anche la Fiom che al pari di Cisl e Uil ha sottoscritto accordi che incrementano il ricorso alla previdenza e sanità integrativa al posto di aumenti salariali certi e di miglioramenti contrattuali

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