Le pensioni ultimo ammortizzatore sociale delle famiglie italiane

Al lavoratore indebitato vittima della bolla finanziaria subentrò la famiglia risparmiatrice, del resto senza i risparmi degli anni settanta ed ottanta numerosi nuclei oggi sarebbero in povertà Le pensioni svolgono un ruolo importante in Italia, quello di ammortizzatore contro la povertà dilagante e il disagio sociale. Secondo L'Istat , nel 2014, avere un pensionato in casa è un'ancora di salvezza per molte famiglie, infatti la povertà colpisce in misura assai maggiore i nuclei senza un pensionato in casa In una immagine demenziale si sono dipinti i giovani come bamboccioni attaccati alla gonne materne, in realtà senza reddito e nella massima precarietà, senza un genitore che paga l'affitto chi potrebbe permettersi di andare a vivere da solo? Allargare il nucleo familiare ad un anziano con assegno previdenziale è un ammortizzatore indispensabile per molti\e, con il calo dell'occupazione che si manifesta attraverso i voucher e con salari da fame C'è poi un'altra realtà preoccupante, la miseria che colpisce le famiglie monoreddito o i pensionati che vivono da soli (23,4%) Numerose famiglie dipendono dalla presenza di un pensionato che sopperisce alla assenza di redditi stabili degli altri adulti facenti parte dello stesso nucleo familiare, Istat parla di un 30% dei casi in cui senza la pensione il nucleo non vivrebbe Ma quante sono le famiglie con pensionati in casa? 12,4 milioni , sono oltre 8 milioni le famiglie per le quali le pensioni rappresentano i due terzi del reddito familiare complessivo Strano a dirsi ma tutte le statistiche sulla povertà dell'Istat stanno uscendo dopo il 4 Dicembre, dati incontrovertibili che fotografano il disagio sociale ed economico crescente Parliamo di pensioni medie modeste e di un numero di pensionati che da alcuni anni è calato per gli effetti della Riforma Fornero che ha elevato l'età pensionabile Na all'orizzonte ci sono non pochi problemi derivanti dall'innalzamento dell'età pensionabile e dalla riduzione dei redditi previdenziali per effetto del calcolo contributivo che ha ridotto drasticamente il potere di acquisto delle pensioni e lo stesso importo dell'assegno mensile Se prendiamo i pensionati di 5\6 anni fa e li confrontiamo con quelli che smetteranno di lavorare a fine anno, la differenza dell'assegno previdenziale a parità di mansione \retribuzione nel corso degli anni è di quasi due mila euro all'anno Per questa ragione aumentano i pensionati che continuano a lavorare e non solo al nero ma con un lavoro autonomo, del resto gli assegni previdenziali dei prossimi anni saranno cosi' bassi da assicurare una esistenza precaria e sulla soglia della povertà, questi sono i risultati delle Riforme previdenziali e della demagogia di chi per anni ha raccontato che si andava in pensione troppo presto e ben remunerati. I veri idioti siamo noi che a queste storielle continuiamo a credere, storielle costruite ad arte per indebolire e dividere la forza lavoro

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