La fotografia impietosa dell'Italia....

La crisi del paese fotografata dal Censis Dalla prima lettura del rapporto Censis un quadro che stride con le entusiaste dichiarazioni del Governo Non c'è traccia di ripresa , i posti di lavoro sono pochi e precari, prolifera il commercio non piu' industriale ma post terziario Un'Italia involuta, ripiegata su se stessa, "rentier" la definisce il Censis nel Cinquantesimo Rapporto sulla situazione del Paese. Un Paese che più che vivere di rendita però sopravvive, sfruttando fino all'osso le ricchezze del passato, in particolare il patrimonio immobiliare, finalmente "messo a reddito", ma che non osa più scommettere sul futuro. Dal 2007 a oggi gli italiani hanno accumulato 114 miliardi di euro di liquidità aggiuntiva, un gigantesco patrimonio che equivale al Pil dell'Ungheria e che rimane rigorosamente liquido, pronto a essere usato in una prospettiva futura di tempi ancora più bui, investito davvero in minima parte e sostanzialmente nelle mani degli anziani Le imprese? continuano a operare nelle dinamiche di filiera (basti ricordare la filiera enogastronomica, quella del lusso e del made in Italy, quella della progettazione, fabbricazione e manutenzione dei macchinari) Il Paese continua a reggersi sulle famiglie, sui risparmi accumulati negli anni passati, una piccola rendita che permette alla generazione precaria dei figli di andare avanti, il welfare è notoriamente incompleto e nei prossimi anni subirà un drastico ridimensionamento favorito anche dai sindacati che sottoscrivono accordi che incrementano la previdenza e la sanità integrativa. Ma cosa è la «seconda era del sommerso»? Non più un sommerso pre-industriale, «sommerso di impresa» affiancato da redditi sommersi, da una economia fai da te con seconde case trasformate in bed anda breakfast, cuochi improvvisati , badanti, babysitter, lezioni private, I nuovi lavori sono all'insegna della precarietà. non il risultato, di processi formativi, di innovazione tecnologica, una macchina molecolare Il rapporto Censis descrive il crescente disagio sociale e il distacco tra popolo e potere politico con le istituzioni che non svolgono piu' un ruolo di cerniera e di rappresentanza, istituzioni definiti inermi e incapaci di rappresentare le istanze del paese e la sua unità .Insomma un bel quadro su cui riflettere a dimostrare che la narrazione Renziana viene smentita dai fatti

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