Appalti: costi sociali e oneri di sicurezza?

Andranno scorporati dalla base d’asta i costi per la manodopera e gli oneri di sicurezza.

Ma soprattutto non vengono soppresse le clausole sociali per gli appalti che presentano un elevato numero di personale, clausole sempre piu' a rischio soprattutto nell'era del jobs act.

In qualunque modo la si pensi, il Governo Gentiloni ha fatto due passi indietro significativi, sul voucher e sugli appalti, non farà altrettanto sulla pubblica amministrazione perché è ormai chiaro a tutti che sulla Pa avverrà il compromesso.

Del resto lo chiede Bruxelles(giorni fa un articolo su Il Sole 24 ore citava le critiche della Troika a quella che definiva arrendevolezza del Governo verso i sindacati), cgil cisl uil non fanno praticamente nulla per contrastare i decreti Madia o le spending review che colpiscono i servizi pubblici e i loro appalti.

Staremo a vedere il testo finale del correttivo sul decreto appalti pubblici che dovrebbe uscire da qui a poche settimane. La bozza conosciuta presenta alcune novità importanti prima tra tutte l'obbligo del passaggio di personale nei cambi di appalto (semmai dovremmo chiederci cosa accadrà negli appalti con meno personale)

Buona la notizia che non ci sarà ribasso dei costi di manodopera, per quanto riguarda poi il sistema dei controlli del committente sappiamo bene quanto siano stati carenti in questi anni.

Non basta il documento unico di regolarità contributiva (Durc), bisogna verificare se una ditta presenta degli organici adeguati, del resto vincono gare per milioni di euro aziende che hanno pochissime unità di personale e dimensioni organizzative cosi' esigue da destare sospetto in merito all'aggiudicazione di gare, o lotti di gara, importanti

E' evidente che il sistema di controllo su una azienda è non solo la condizione essenziale per capire la serietà \ affidabilità della stessa, si vada a verificare gli organici visto che un numero basso di addetti potrebbe dare vita, ove previsto, a sub appalti che poi sono sempre piu' ricorrenti in ambito pubblico e privato

IL testo provvisorio tuttavia prevede anche alcuni cambiamenti in materia di subappalto ma non basta conoscere prima i nomi delle aziende in sub appalto, bisogna andare oltre.

Staremo a vedere cosa faranno concretamente per contrastare lo spezzatino degli appalti, per applicare la rotazione degli inviti da mandare alle aziende per partecipare ad alcune gare, o a salvaguardia della soglia entro cui è possibile l'affidamento diretto (40 mila euro).

Le nuove decisioni in materia di appalti sono sicuramente importanti passi in avanti per la tutela della forza lavoro (ma nei sub appalti molto deve ancora essere fatto), anche se è la intera disciplina dei contratti da rivedere perché non sono sufficienti garanzie le tutele generiche soprattutto quando è possibile aggirarle.

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