Comunicato stampa - RSU Comune di Pisa

In riferimento all’articolo uscito sul Tirreno in data 31 maggio u.s. teniamo a precisare che ai dipendenti
dello Stato Civile del Comune di Pisa è perfettamente nota la situazione denunciata.
Il personale comunale impiegato nel servizio, proprio nell’ottica della vicinanza al cittadino in un momento particolarmente delicato come quello della morte di persone care e congiunti, oltre al proprio turno di servizio articolato su 5 giorni settimanali a tempo pieno garantisce da sempre attività e presenza il sabato mattina (in straordinario) dalle 09.00 alle 12.00 garantendo così il servizio sei giorni alla settimana compresi i festivi che cadono di sabato e lunedì (es . per quest’anno Pasquetta, 25 Aprile, Ferragosto ecc. e nel 2021 Natale e Capodanno).
Non corrisponde pertanto a verità che il personale comunale non offra servizi aggiuntivi alle 36 ore
contrattuali dal lunedì al venerdì espletando di conseguenze tutte le pratiche che l’Ospedale di Cisanello
invia entro la mattinata.
Nel caso specifico per una persona che viene a mancare alle 12.30 la comunicazione potrebbe pervenire al Comune di Pisa da Cisanello non prima di 4 o 5 ore (causa accertamenti e pratiche burocratiche da parte della Direzione Sanitaria).
Il vero problema è rappresentato dalla carenza delle cappelline di esposizione del nosocomio e siamo
consapevoli del disagio per i familiari e gli amici del defunto ma la responsabilità di questa situazione non può certamente ricadere sui dipendenti comunali ma sull’Amministrazione attuale e su quelle precedenti che non si sono mosse per risolvere l'annoso problema.
È un diritto del cittadino, anche dopo il decesso, avere un luogo di esposizione gratuito, a tutela della
dignità della persona e del rispetto per il dolore dei propri familiari.
Anche la reperibilità domenicale proposta come soluzione dalla parte pubblica alla RSU non risolverebbe in ogni caso il problema in quanto il permesso temporaneo sarebbe rilasciato solo per traslare la salma dal nosocomio alle cappelline private (non sono presenti infatti strutture pubbliche adibite a questo servizio, una mancanza che di fatto rappresenta il problema principale) o in alternativa, alle abitazioni.
Siamo quindi in presenza di una situazione di evidente disparità tra le famiglie dei defunti, tra quanti
possono sostenere le spese per esporre le salme nelle cappelline e quanti invece non sono nelle condizioni economiche di operare questa scelta. Crediamo che il Comune dovrebbe adoperarsi fattivamente per mettere tutti\e nelle medesime condizioni a prescindere dal potere di acquisto delle famiglie dei defunti.
Per queste ragioni non solo vogliamo fornire una esaustiva informazione all'opinione pubblica ma anche confutare il fatto che una reperibilità domenicale , in aggiunta al servizio del sabato, sia la soluzione migliore per risolvere l'annoso problema.
L'Amministrazione dica allora alla cittadinanza se vuole costruire e in che tempi delle cappelline pubbliche disponibili per tutti\e indistintamente e nel frattempo non pensi di scaricare sul poco personale degli uffici
le inadempienze derivanti da scelte politiche nelle quali non ravvisiamo equità e giustizia. Se poi si intende garantire un servizio aggiuntivo in reperibilità lo si faccia con un bando rivolto alla totalità del personale comunale che su base volontaria potrà garantire questo servizio aggiuntivo ma al contempo si offra alla cittadinanza un servizio necessario come quello delle cappelline pubbliche dove ogni familiare e amico possa ritrovarsi prima della traslazione o cremazione.
 

Pisa, 08 giugno 2022
 

RSU Comune di Pisa

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