I Rigassificatori e la novella della loro bontà

 In un anno, da Marzo 2021 a Marzo 2022, le importazioni energetiche italiane sono aumentate del 150 per cento ma i costi dell'energia sono cresciuti di oltre il 70% e il deficit della bilancia commerciale ha accumulato un grande passivo. Prima dell'intervento Russo in Ucraina erano numerosi gli articoli relativi alla fornitura di gas liquefatto americano al posto di quello Russo, a costi superiori del 500%. Ora con il blocco alle importazioni di gas e petrolio russo i rigassificatori diventano una priorità.

La costruzione di rigassificatori sulle coste europee è funzionale a questa strategia economica che mira all'acquisto di gas liquefatto con tecniche per altro assai negative per l'ambiente.

Il Ministro Cingolani parla di rigassificatori galleggianti e prevede la costruzione di uno di questi a Piombino ma altri ancora sono annunciati in Sardegna.

La soluzione per il Governo Draghi è quella dei rigassificatori per sostituire le importazioni di gas Russo.

Cingolani parla in Parlamento dei porti di Ravenna e Piombino ma vicino a Piombino c'è già un rigassificatore attivo, davanti a Livorno, due rigassificatori cosi' vicino sono veramente pericolosi.

Quali sono le misure intraprese per mettere in sicurezza questo rigassificatore?

Intanto il mare è trasformato in area industriale, poi il Gnl, gas liquefatto, ha bisogno del calore del mare  e del cloro utilizzato come antivegetativo. Il contenuto energetico è enorme pari a oltre 50 bombe come quella di Hiroshima. Perchè i rigassificatori sono lontano dalle coste? Perchè rappresentano un pericolo, esiste una area di due miglia nella quale viene interdetta la sosta, la pesca e il semplice passaggio di navi e pescherecci. 

Il rigassificatore di Piombino sembra sia esente dalle norme vigenti per quello sito davanti a Livorno.

Perfino il sindaco di Piombino si è opposto alla costruzione del rigasssificatore che al contrario di quello livornese dovrebbe essere collocato nell'area del porto e vicino alla città. Due pesi e due misure diversi tanto che esistono rapporti universitari, uno dell'ateneo di Pisa, rapporti di organismi statunitensi e perfino della Commissione europea che mettono in guardia della pericolosità dei rigassificatori sostenendo che devono essere lontani dai porti e dai centri abitati

Allora perchè non si tiene conto di questi rapporti e si pensa di costruire dei rigassificatori dentro i porti italiani? E la sicurezza dei cittadini e dell'ambiente? Lo chiediamo direttamente al Governo Draghi e al ministro Cingolani ricordando che non solo i rigassificatori rappresentano un rischio per la nostra sicurezza ma sono anche una minaccia per l'ambiente.



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