I due eserciti invisibili negli Usa: senza tetto e disoccupati

 I processi feroci di ristrutturazione capitalistica negli Usa, le speculazioni finanziarie ed immobiliari, i processi di delocalizzazione selvaggi hanno accresciuto a dismisura il numero dei disoccupati e dei senza tetto.



Ci sono oltre 600 mila senza tetto negli Usa, il loro numero è sempre stato elevato anche negli anni di maggiore aumento del Pil ma senza dubbio i processi di speculazione finanziaria ed immobiliare hanno sbattuto sulla strada anche quanti fino a 20 anni fa potevano permettersi un affitto o un mutuo per la casa.

La soluzione per alcuni è quella dell'ordine pubblico in un paese nel quale le violenze degli uomini in divisa sono un problema rilevante come anche le discriminazioni a danno delle minoranze etniche.

Negli ultimi 20 anni i senza casa non sono solo nelle metropoli dove vivono sui marciapiedi o in case fatiscenti prossime alla demolizione ma anche nei piccoli centri, nelle aree rurali ed ex industriali del paese ove la crisi si è manifestata con particolare veemenza. I senza tetto negli Usa sono aumentati in 5\6 anni di oltre il sei per cento, 18 americani ogni 10 mila sono praticamente senza casa, numeri maggiori riguardano chi è costretto alla coabitazione o ad alloggi provvisori che da un momento all'altro dovrà lasciare. 

Quasi il 15 per cento della popolazione, oltre 40 milioni di uomini e donne , vive negli Usa in condizione di povertà o di indigenza, in pochi anni sono raddoppiati i morti per overdose con il diffondersi di sostanze,  il welfare è da sempre carente e le misure introdotte da alcuni Presidenti si sono dimostrate inadeguate o sono state impoverite strada facendo dalle lobby presenti al Congresso che alla occorrenza si sono mosse sinergicamente per ridurre i già pochi contributi pubblici allo stato sociale.

E nella miseria crescono anche i malati, bisognosi di cure che non riceveranno dal sistema sanitario e sociale pubblico ridottosi al lumicino a partire dalla Presidenza Reagan.

Sulle pagine de Il Sole 24 ore leggiamo testualmente

Negli Usa il 22% dei senzatetto, oltre 127mila persone, sono considerati senza casa cronici, il 6% sono veterani delle forze armate, il 5% giovani o giovanissimi, senza famiglia con meno di 25 anni. Gli afroamericani, solo il 13% della popolazione complessiva, costituiscono invece il 39% degli homeless. E quasi certamente le statistiche ufficiali sottostimano il fenomeno, per la difficoltà evidente di censire una popolazione che vive nell’ombra.

Contemporaneamente agli homeless sono aumentati i lavoratori poveri, chi pur avendo un lavoro non riesce a garantire per sè e per la propria famiglia una pensione, una polizza sanitaria privata, crescono di anno in anno gli abbandoni scolastici e la perdita di potere di acquisto è diventata drammatica anche in settori che un tempo vantavano retribuzioni dignitose e prova ne sia la ripresa degli scioperi in un paese nel quale i sindacati hanno scarso peso sia in termini di iscritti che di agibilità.

Lo scarso potere di acquisto dei salari si accompagna ai continui rincari degli immobili e degli affitti che aumentano in media dell'8% all'anno mentre invece i salari arrancano come , in misura maggiore, i sussidi statali per quanti non sono nelle condizioni di trovarsi un lavoro. Capita di trovare ultra settantenni ancora al lavoro, costretti a lavorare sottopagati quando alla loro età dovrebbero essere da tempo in pensione.

Negli ultimi anni sono nate autentiche bidonvilles di senza tetto e di poveri ai margini della città, una situazione diffusa nelle aree metropolitane con quartieri abbandonati e altri dove regna il lusso, protetti da guardie private assoldate da chi difende militarmente i loro privilegi. 

Ma paradossalmente c'è ancora chi parla degli Usa come il paese del merito e della libertà, della democrazia e della partecipazione, una immagine falsa e ipocrita che stride con la realtà



Commenti