SOS ENTI LOCALI

 Da anni, arrivati alla Legge di Bilancio, l'Anci, associazione dei comuni, presenta un variegato elenco di richieste, e di critiche, all'operato del Governo nell'ottica di tutelare gli enti locali e la loro autonomia finanziaria. Sarebbe logico quindi aspettarsi una ampia riflessione sull'operato del Governo nei suoi primi mesi, preoccupa invece l'Anci il Pnrr e la mancata realizzazione di alcune delle opere previste. 




Poco viene scritto o detto su altre problematiche come le insufficienti risorse destinate alle Regioni per la spesa sanitaria che viene progressivamente soggetta a una preoccupante erosione, la  stabilizzazione dei precari,  la rimozione del tetto di spesa in materia di assunzioni e  di salario accessorio, la richiesta di reali aumenti retributivi visto che i circa 550 mila dipendenti enti locali sono i meno pagati di tutta la PA ma decisivi per il raggiungimento degli obiettivi legati al PNRR, questioni per noi dirimenti e non solo dal punto di vista sindacale. 

Oggi gli Enti locali devono rispettare le stesse normative statali in materia di Bilancio, la virtuosità dello stesso è talvolta frutto di alienazioni, esternalizzazioni dei servizi, contrazione dei costi sociali, senza generalizzare potremmo dire che sul ruolo dei Comuni e degli Enti locali manca una riflessione seria anche a partire dalla pessima Legge Del Rio di qualche anno or sono o sul recente  DL 75/2023 in merito al quale la Cub Pubblico Impiego è intervenuta con alcune critiche di fondo e nel timore che invece di scorrere le graduatorie concorsuali si voglia procedere con procedure comparative o assunzioni a tempo determinato funzionali agli obiettivi del Pnrr. Ma trascorsi i prossimi 5 anni cosa sarà degli Enti locali?

Inutile dire che la gestione degli Enti locali necessita di provvedimenti non solo temporanei ma di scelte lungimiranti capaci di dare risposte a medio e a lungo termine. 

E in tale ottica l'aumento degli organici, la certezza dei fondi a disposizione, la possibilità di assumere i precari ci sembrano le prime risposte concrete per evitare la decadenza degli enti locali e al contempo fermare la sempre maggiore invadenza della politica nella gestione degli uffici e dei servizi

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