Le troppe contraddizioni nella politica del personale al Comune di Pisa

Nota del sindacato di base Cub Comune Pisa



Il piano di fabbisogno di personale, ossia le assunzioni previste per i prossimi tre anni,  è stato pensato prima di presentare a fine Luglio la nuova macrostruttura che avrà impatti forti sulla gestione degli uffici e dei servizi determinando assetti delle direzioni assai diverse dal passato.

Se ogni Amministrazione è libera di decidere come riorganizzare la macchina comunale a noi preme comprendere se siano state studiate e verificate le effettive ricadute sulla gestione dei servizi e del personale.

Ci sono direzioni con accorpamenti di funzioni e competenze che ci lasciano a dir poco perplessi.

La Pm non avrà a capo un dirigente - e da qui la imminente revisione del regolamento del corpo della Polizia Municipale - . se pensiamo agli organici di questa direzione è lecito sollevare perplessità.

Quasi 140 dipendenti della PM senza un dirigente ci preoccupano e temiamo che la prospettiva futura sia quella di costruire una macchina con accentramento di poteri nelle mani di pochi dirigenti che affiancheranno il Sindaco e la Giunta determinando una crescente "invadenza" della politica nella gestione della macchina amministrativa.

Entrando nel merito delle singole decisioni, sulle scelte operate a premiare alcuni dirigenti a discapito di altri, a noi interessa comprendere ad esempio se sono state valutate le ricadute possibili, se non andremo invece verso mesi di grande incertezza visto che non prima della fine Settembre ci saranno gli incarichi dirigenziali e non prima di Natale le nuove Posizioni organizzative , quindi trascorreranno mesi prima che le singole direzioni siano realmente funzionanti.

Prima di riorganizzare una macchina complessa come quella comunale sarebbe stato bene dire quanto non ha funzionato e studiarne le cause, da parte nostra pensiamo che alcune decisioni di natura politica abbiano avuto ripercussioni negative sulla gestione degli uffici e dei servizi.

Anche il piano occupazionale , redatto prima della riorganizzazione, dovrà essere rivalutato alla luce di cambi di profilo professionali, mobilità verso altri Enti, dimissioni per avere vinto altrove concorsi, pensionamenti presenti e futuri. Lo stiamo già verificando in diversi settori nei quali manca il personale indispensabile alla gestione dei servizi. Se poi consideriamo che fino a Settembre non sarà possibile bandire concorsi, come si pensa di risolvere le già note criticità?  E sui numeri degli organici, dei pensionamenti, delle uscite e delle entrate in ogni singola direzione abbiamo chiesto dati per capire se ulteriori richieste future siano possibili con l'attuale organico.

Non vorremmo trovarci davanti a ulteriori richieste di finanziamento per le Posizioni organizzative ma  qualora dovesse avvenire non saremmo d'accordo viste le decisioni della Giunta e la nuova riorganizzazione in fieri.

Siamo certi  si voglia andare verso un Comune non diviso in compartimenti stagni ma lavorare in staff diventa assai complicato quando si assegnano risorse umane e budget a funzionari, ora EQ, e dirigenti per il raggiungimento degli obiettivi loro assegnati. E una volta venuti meno gli obiettivi del PNRR ci sarà da ripensare anche ruoli e funzioni degli uffici tecnici che lavoreranno in ordinaria amministrazione.

Alcune decisioni riorganizzative non tengono conto di innumerevoli questioni come la carenza di figure professionali indispensabili e di strumenti e mezzi di lavoro bisognosi di investimenti senza i quali sarà impossibile andare avanti. Su questo chiediamo un confronto politico con la Giunta al momento in cui, in autunno, partirà la riorganizzazione  incluse le microstrutture dalle quali dipenderà il lavoro quotidiano del personale comunale. 

Ma ancora più perplessi restiamo pensando che a distanza di oltre due mesi dall'insediamento della Giunta non sono ancora note le linee guida sulla contrattazione decentrata mentre alcuni documenti su regolamenti degli uffici e dei servizi, i nuovi assetti organizzativi sembrano già definiti, assetti organizzativi che alla luce del ciclo della performance dei dirigenti e delle direzioni attuali risultano avvolti nel mistero. 

Se alcuni dirigenti usciranno con molta probabilità ridimensionati o non confermati, non si capisce la ragione per la quale risultino nel 2022 tra i più meritevoli mentre altri, in procinto di ricevere incarichi di maggior peso, escono con le ossa rotte per non avere raggiunto gli obiettivi. 

Ora o questi obiettivi erano astratti e irraggiungibili in carenza di personale, strumenti e fondi (e di questo chiediamo conto al Sindaco e all'assessore al personale vecchio e nuovo) oppure qualcosa non quadra.

  Se i dirigenti attuali vengono ritenuti validi perchè cambiare assetto organizzativo ? Di questo e di molto altro è arrivato il momento di parlare non solo con il sindaco ma con la intera Giunta  

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