Cosa succede in Piaggio

riceviamo e pubblichiamo
AI SINDACATI COMPLICI NON INTERESSA IN QUANTI PARTECIPANO AL VOTO assecondano solo i voleri di Colaninno


Colaninno, con l'aiuto e la collaborazione di sindacati e capetti, ha organizzato un referendum truffaldino in Piaggio.

La Regione Toscana ha stanziato oltre 5 milioni di euro e il governo metterà a disposizione una notevole cifra di denaro pubblico per incentivare le ristrutturazioni tecnologiche. Colaninno ha già annunciato che vuole una buona fetta di questi soldi per ammortizzare i 40 milioni di euro che dice di voler investire nei processi di automazione.

Morale: se gli operai e le operaie non si sveglieranno, con i loro soldi pagheranno anche il loro licenziamento che una fabbrica fortemente automatizzata di sicuro comporterà.

I soldi pubblici rischiano di essere utilizzati per i processi di automazione necessari per accrescere i profitti della Piaggio, e non certo per creare nuova occupazione e prodotti innovativi (da anni non esce fuori uno scooter nuovo mentre alcuni marchi concorrenti inondano il mercato di modelli innovativi), non per migliorare la qualità della vita. stabilizzando i precari stagionale e riducendo l'orario di lavoro a parità di salario.

Soldi a fondi perduti erogati agli industriali che proseguiranno, come avviene da lustri alla Piaggio, con i processi di delocalizzazione delle produzioni, invertire la tendenza alla delocalizzazione e a regalare soldi nostri ai padroni diventano obiettivi necessari e di vitale importanza perché la innovazione tecnologica non diventi lo strumento per aumentare le quotazioni in Borsa e cancellare posti di lavoro. Un obiettivo semplice e concreto a cui chiedere che sia vincolato ogni ulteriore finanziamento pubblico.

D'altronde se sommiamo tutti gli strumenti di flessibilità che la Piaggio usa per fronteggiare gli andamenti produttivi, capiamo come già oggi esista una consistente riduzione delle ore di lavoro lavorate.

Una simile vertenza ha bisogno di un sindacato conflittuale e non prono ai dettami di Colaninno le promesse del quale si sono dimostrate dannose per i lavoratori e le lavoratrici.

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