Spesa farmaceutica e diritto alla cura


Esiste ancora il diritto alla salute?

In buona parte è disatteso o solo parzialmente rispettato tra ospedali fatiscenti e altri chiusi sotto la mannaia della spending review
Converrebbe leggere con attenzione le relazioni della Corte dei Conti,ovviamente senza prendere per oro colato quanto scrivono, per capire che gli sprechi non sono stati eliminati e una nuova forma di corruzione si è rafforzata causa assenza di controlli.

La spesa sanitaria non dovrebbe, al pari di quella della istruzione, essere legata a logiche di bilancio, andrebbe tenuta sontto controllo ma svincolata da tetti di spesa

I disavanzi , sia ben chiaro, non sono causati dalla spesa di personale visto che in ogni clinica troverai medici specializzandi o infermieri in tirocinio che si sa sono a costo zero.

Se vai in ospedale sovente ti viene chiesto di portare da casa le medicine, eppure il Governo va proprio all'attacco della spesa farmaceutica ospedaliera.

Bisognerebbe aprire un lungo ragionamento sulle centrali di acqisto, sulla spesa diretta e su quella convenzionata, sui medicinali in generale, sull'industria che li produce e il sistema tentacolare di affari e interessi.

Le perdite per la spesa farmaceutica riguardano alcune Regioni del Sud ossia Lazio, Abruzzo,Puglia, Campania, Calabria e Sardegna.

Ora la riflessione da fare è molto semplice: gli acquisti in convenzione sono piu' convenienti, quelli diretti piu' costosi ma la domanda a cui rispondere è comunque un 'altra: è accettabile che un paziente debba portarsi i medicinali da casa? Trattasi di diritto alla salute? Perchè si continua ad acquistare direttamente i farmaci quando ci sono possibilità di acquisti economici in convenzione? E questi acquisti non possono seguire procedure piu' semplificate? E ancora , quali sono gli interessi delle società farmaceutiche nella sanità? E' possibile parlare di effettiva autonomia della sanità pubblica dai gestori del business farmaceutico? Ecco, ripartiamo da queste domande per restituire ai cittadini dei servizi sanitari funzionanti nei quali la cura non sia sottoposta alle regole di bilancio ma nella quale gli stessi medici siano sottratti agli interessi tentacolari del mercato .

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