Apprendistato, bassi salari e tagli alla formazione non sono le risposte giuste per la Pa e per i giovani

 Un anno fa, era il 23 marzo 2022, sono state  anche definite le modalità attuative per attivare nella Pa progetti formativi e per questo tirocini e apprendistato sono già una realtà.

Nella Pa non si investe in formazione in maniera adeguata, perfino un vecchio contratto prevedeva una spesa in percentuale rispetto al numero dei dipendenti in ciascun Ente, la formazione è a macchia di leopardo e non una certezza per tutto il personale.
Stessa disparità nell'ammodernamento degli strumenti di lavoro....
 
Ma la risposta di Draghi prima e della Meloni oggi è quella di prevedere  progetti di formazione e lavoro per l’acquisizione, con contratti di apprendistato, di competenze di base e trasversali e per l’orientamento professionale di studenti universitari. In realtà il decreto poco dice sui contratti di apprendistato e regola in modo specifico due programmi per i giovani: Tirocinio Pa e Dottorato in Pa scimmiottando programmi già in vigore in alcuni paesi Ue dove da anni gli investimenti sono assai maggiori rispetto all'Italia.

 

Il contratto di apprendistato è ambito perchè prevede agevolazioni contributivi e retributive per i datori, privati e pubblici, si paga meno la forza lavoro insomma, la soluzione è ancora una volta ridurre i salari senza mai investire realmente nella formazione.

Ci sono tanti diplomati e laureati senza lavoro da assumere con contratti regolari ma la soluzione del problema è invece l'apprendistato

E  a conferma che tra il dire e il fare corre un abisso, a  distanza di un anno il decreto ministeriale è ancora privo dei necessari bandi per avviare i programmi previsti.

Il contratto di apprendistato  è una vergogna come vergognosa è la carenza di percorsi di aggiornamento e di costante formazione nella Pa, i contratti nazionali siglati lo consentono come per altro innumerevoli deroghe peggiorative al ccnl, per non parlare della logica divisoria degli istituti da definire, quanto a importi, nella contrattazione di secondo livello utilizzando i fondi della produttività di tutti\e destinati solo ad alcuni dipendenti . 

E la stessa nuova classificazione del personale sembra studiata ad arte per aumentare le mansioni esigibili e non certo per riconoscere la professionalità retribuendola in maniera adeguata e dignitosa.

L'apprendistato diventa lo strumento strombazzato ai 4 venti per rendere la Pa ancora più subalterna ai dettami del privato e per i progetti del Pnrr, se vogliamo invece ammodernare e migliorare il settore pubblico basta investire in risorse e assumere personale retribuendolo come gli altri dipendenti, cancellare tutte quelle regole che limitano le opportunità di carriera e le progressioni orizzontali.

Questo dovrebbe essere il compito del sindacato , non certo invocare e sottoscrivere  contratti sfavorevoli per andare a braccetto con i governi di turno asserendo che stanno operando per il futuro dei giovani salvo poi rinchiuderli nella gabbia dei bassi salari e nella schiavitu' della performance.

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