Italiani o antifascisti?

 Il revisionismo storico avanza e imperversa facendo leva sull'ignoranza e la perdita di memoria popolare.


Nell'anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sostenuto che 335 innocenti furono massacrati perchè italiani.

Nulla di più falso, 335 uccisi in quanto antifascisti e oppositori al nazi fascismo, molti italiani allora continuavano a sostenere Mussolini al contrario di quanti invece decisero di opporsi all'occupazione nazista arrivata in soccorso del moribondo fascismo.

Ma le parole della Meloni hanno anche ben altri significati, ripresentano la narrazione di un eccidio conseguente all'attentato partigiano di via Rasella quando i Gap (Gruppi di azione patriottica) fecero esplodere un ordigno al passaggio di truppe tedesche nella Roma occupata dall'esercito nazista provocando 33 morti tra le SS.

Sono in molti ad attribuire la responsabilità dell'eccidio delle Fosse Ardeatine all'azione partigiana adducendo la motivazione che la strage di innocenti fosse una sorta di risposta obbligata dei nazisti alla violenza terroristica antifascista.

Eravamo in guerra, c'era chi si opponeva ai Nazisti e chi invece stava dalla loro parte come i fascisti.



I trucidati alle Fosse Ardeatine furono prelevati tra i detenuti politici, antifascisti, del carcere romano a conferma che i nazifascisti avevano deciso una azione criminale e repressiva contro  gli oppositori al nazi fascismo.

Ora e sempre antifascisti



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