MoBilitiamoci contro il Disegno di Legge sulla non autosufficienza per il diritto alla cura per tutti i non autosufficienti

 Mercoledi' 29 Marzo si è tenuto un presidio davanti alla Prefettura, non si è tenuto l'incontro richiesto ma è stata una occasione utile per rilanciare la mobilitazione. A seguire il comunicato stampa firmato tra l'altro dalla Cub insieme ad altre realtà politiche 


Oggi 29 marzo, ore 11:00, si  è svolto un presidio sotto la prefettura di Pisa per protestare contro l’approvazione lo scorso 21 marzo, in Consiglio dei Ministri, del Disegno di Legge sulla Non Autosufficienza, delega sulle “Politiche in favore delle persone anziane” e consegnare al Prefetto l’appello promosso dal Coordinamento per il diritto alla sanità per le persone anziane malate e non autosufficienti (CDSA) che  condividiamo e sosteniamo come associazioni, comitati, organizzazioni sindacali e politiche presenti al presidio.

Con l’approvazione del Disegno di legge, il Governo Meloni, in continuità con quanto avviato dal precedente Governo Draghi, attuerà una controriforma epocale con la creazione di un sistema (SNAA), parallelo al servizio sanitario nazionale destinato esclusivamente alla popolazione anziana non autosufficiente (nei limiti delle disponibilità finanziarie dell’ennesimo Fondo), escludendola dall'accesso alle cure di lunga durata attualmente fornite e limitando così l’accesso a prestazioni di assistenza sociale  che verranno vincolate a parametri socio-economici.  

Una vera e propria discriminazione.

Non solo non sarà concesso un solo nuovo diritto alle persone anziane malate non autosufficienti (e alle persone con disabilità grave) ma anzi saranno sottratti diritti fino ad oggi esigibili. Niente a sostegno della domiciliarità, per garantire le cure di cui hanno bisogno a casa h24 ogni giorno, nessun riconoscimento ai familiari accuditori (caregiver), in maggioranza donne che si assumono responsabilità e oneri di competenza dell’ASL, sopportando pesanti costi economici e non solo. La legge delega prevede, inoltre, la revisione dell'indennità di accompagnamento,  se questa legge sarà approvata tale indennità spetterà solo ai richiedenti che superano la selezione socio-economica, penalizzando tutti coloro che attualmente ne hanno diritto.


E’ necessario, invece, garantire le cure di lungo termine domiciliari, semiresidenziali e residenziali (previste dai LEA) ai malati cronici non autosufficienti nel servizio sanitario nazionale e non in un «sistema» emarginante e al ribasso; occorre garantire la difesa di conquiste previdenziali fondamentali come l’indennità di accompagnamento e la valutazione multidimensionale dei bisogni di natura sanitaria, sociosanitaria e sociale della persona anziana indipendentemente dalle condizioni economiche della persona. È fondamentale ora vigilare sulla scrittura dei decreti attuativi da parte del Governo, previsti entro Gennaio 2024, per garantire il diritto alla cura delle persone anziane non autosufficienti all’interno del SSN e della sanità pubblica.

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