Cosa succede in Israele?

 Le contestazioni in patria e all'estero del leader israeliano Netanyau sono sempre più forti contro la riforma della Giustizia con la quale vogliono limitare i poteri dei Giudici della Corte Suprema che hanno già giudicato anticostituzionali alcune delle leggi presentate nella Knesset. 





Le proteste in Israele sono sempre più diffuse nel paese, da due mesi si protesta contro una Riforma che permetterebbe alla maggioranza del Parlamento di Israele di prendere decisioni evitando l'intervento della Corte Suprema.

Se il Governo decidesse di porre fine ai diritti civili, la Corte Suprema con questa Riforma non potrebbe fare nulla.

E' in gioco perfino l'insieme dei diritti liberali in Israele con un Governo dentro il quale ci sono esponenti della estrema destra da sempre contrari ai diritti degli omosessuali e con una visione dello stato teocratica. Lo stesso Governo ha lasciato i coloni liberi di assalire e bruciare alcuni villaggi palestinesi messi a ferro e fuoco da strutture paramilitari.

Parliamo della società israeliana attraversata da un grande crisi taciuta con governi passati di alleanza nazionale che hanno trovato una sintesi nella brutale repressione del popolo palestinese.

La riforma della Giustizia mira direttamente a impedire l'intervento della Corte Suprema per approvare leggi che perfino le ipocriti democrazia occidentali considerano una negazione delle libertà civili.

Negli ultimi mesi decine di palestinesi, molti i giovanissimi, sono stati uccisi dall'esercito israeliano nella repressione di proteste di piazza, oggi le contraddizioni stanno esplodendo in Israele con scioperi e manifestazioni continue contro il governo di estrema destra che vede nella Corte Suprema il principale ostacolo per approvare delle leggi autenticamente liberticide.

E perfino l'apparato militare di Israele mostra scetticismo e contrarietà contro Netanyau che deve fare i conti con le pressioni degli alleati del Golfo e dei settori liberal statunitensi.

Non sappiamo quali potranno essere gli sviluppi di questa crisi, certo che le contraddizioni stanno manifestandosi con forza e non sarà sufficiente la repressione del popolo palestinese a tenere in piedi un Governo impresentabile anche agli occhi delle sonnolenti democrazie occidentali




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