Comune di Pisa:progressioni orizzontali..Peo o non Peo?

PEO o non PEO Nell'ultima delegazione trattante (13 Ottobre) la RSU ha portato le sue posizioni sui regolamenti proposti dall'amministrazione, quello sui tecnici (provvisorio) e sull'avvocatura , le organizzazioni territoriali non hanno avuto niente da aggiungere od eccepire al lavoro svolto dalle componenti eletti nella lista cobas e cgil. Nella occasione è stata anche sintetizzata la proposta della RSU assunta a maggioranza nell'ultima riunione alla quale alcuni delegati hanno ben pensato di non presentarsi. L'idea era quella di rinviare al 2017 le progressioni orizzontali o destinare alle stesse una cifra contenuta nel contratto decentrato 2016. In questi anni vediamo la supina accettazione del D.Lgs. 150/2009 e la divisione “imposta per legge” di lavoratrici e lavoratori in tre fasce di merito che, anche se apparentemente non applicate, hanno creato i presupposti per nuove gabbie salariali e divisioni crescenti. La legge Brunetta poi si applicherà con la firma del prossimo contratto nazionale, basta leggere Il sole 24 ore.... La questione che divide delegati\e è quella relativa alle PEO, le progressioni orizzontali ,che a partire dal 2015 è possibile accordare, con accordo decentrato, dopo anni di blocco. Non abbiamo certezza alcuna che nell’arco di 2\3 anni avremo una progressione orizzontale per tutti\e, non si sa cosa altro si inventeranno con il rinnovo del contratto nazionale Le PEO consentono di stabilizzare anche in futuro una quota del salario e in teoria sono convenienti, l’incremento una volta acquisito verrà conservato. Nonostante ciò ci sono nodi da sciogliere, perché nessuno ad oggi è in grado di escludere che le PEO saranno applicate in presenza di un CCNL che recepirà i contenuti del “decreto Brunetta” attribuendole solo al personale collocato nella prima fascia (in teoria il 25% del personale). Non è una decisione facile da assumere, vediamo quindi le diverse dinamiche contrattuali in ballo e senza pensare di avere la verità in tasca. • Oggi ciascun dipendente prende la produttività a Luglio, una sorta di quattordicesima che varia a seconda dei livelli. Lo dice il contratto nazionale, dipendesse da noi sarebbe per tutti\e uguale. Questi soldi sono determinati, per legge, in base alla valutazione riportata nel cosiddetto ciclo della performance, al Comune di Pisa una votazione di 92 corrisponde a circa il 92% del totale della produttività ed erogabile in base al livello di appartenenza. • La produttività è determinata dal fondo che è composto da una parte fissa e da una variabile e per essere piu' precisi rinviamo a una nota di un esperto che pubblicammo mesi fa...... http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2016/01/ENTI-LOCALI-FONDO-DAL-2016.pdf . Il fondo subisce, per effetto delle disposizioni della finanziaria 2015, un decremento in quota proporzionale al personale che ogni anno va in pensione, ragion per cui, a differenza di quanto avveniva prima dell’ incostituzionale blocco della contrattazione collettiva, i pensionamenti non sono più l’ occasione per liberare risorse da destinare al fondo in sede di contratto decentrato. In sostanza è come se chi va in pensione si porta dietro una parte delle risorse che prima restavano al fondo stesso e venivano redistribuite al personale ancora in servizio. Oggi il solo strumento per un aumento salariale è agire sulla parte variabile del fondo che ci costringe, anno dopo anno, ad un duro conflitto contrattuale, perchè l'incremento della parte variabile deve rispondere ad alcuni criteri ed essere adeguatamente certificata dagli organi di revisione e controllo interno che non sempre sono ben disposti quando si tratta di aumentare le risorse per il salario del personale. • Anche quest' anno abbiamo ottenuto un incremento della parte variabile del fondo ma l'amministrazione ha chiesto, l'aumento delle Posizioni organizzative per il 2016 (non aumenteranno) e 40 ( o 40.000) euro in piu' per il 2017. Il ragionamento da fare è molto semplice: se le P.O. vengono adeguatamente dimostrate come utili e necessarie e avvengono a discapito della spesa dirigenziale possono anche essere accettate, pardon subite, ma a quel punto l'amministrazione non dovrà solo limitarsi alla discussione dei criteri ma entrare nel merito del fabbisogno di personale e della riorganizzazione, cosa che non intende fare. • In ogni caso sarebbe da sprovveduti subire l’ aumento delle P.O. ( per numero ) che determineranno costi maggiori sul fondo della produttività senza avere la certezza che le risorse variabili aggiunte dall’ Amministrazione saranno mantenute nel tempo. Una proposta? Gli effetti delle cessazioni dal servizio in termini di riduzione del fondo gravino sulle indennità di posizione delle P.O. Ma torniamo alle PEO e concludiamo il nostro ragionamento. • A noi non interessa erogare le PEO per uno o due anni ad una parte esigua del personale (il dlgs 165 scrive espressamente che le PEO non sono a pioggia ma selettive e il D.Lgs 150/2009 ne prevede l’attribuzione in via preferenziale all’ interno della prima fascia di merito del 25% personale) per cui non è vero che le progressioni siano erogabili al 100% del personale. Nessun sindacato racconta che stanno discutendo di applicare con il prossimo CCNL il “decreto Brunetta” con PEO selettive e attribuibili, se va bene, ad un dipendente su 4. Ad oggi non esistono certezze, si sa anche che vogliono aumentare da 36 a 38 ore la settimana lavorativa. • Di certo le PEO abbatteranno il fondo della produttività e la relativa quota di salario accordando una quattordicesima piu' ridotta a tutti\e • Bisogna fare due conti, sapere se le PEO convengono al personale o se possono rappresentare un vantaggio per alcuni a discapito di molti altri con decremento della produttività. Di sicuro, nel caso di erogazione delle PEO, si dovrebbe partire dai livelli piu’ bassi e da quanti non hanno mai fatto una progressione nella loro carriera Di sicuro il prossimo tavolo di trattativa sarà importante per alcune proiezioni nell'ottica di guardare alla totalità del personale e non solo a chi si sente appartenere alla fascia degli “eletti” destinatari della più alta valutazione. Su queste basi andremo al tavolo tecnico certi che le PEO ad oggi potrebbero rappresentare con l’applicazione della Brunetta, non una conquista ma un ulteriore elemento di divisione del personale. I

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