la verità sulla trattativa per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego

CCNL PI: DOPO 7 ANNI DI BLOCCO ILLEGITTIMO CI DEVOLVETE L’ELEMOSINA? LA VERITà FA MALE MA LE MENZOGNE DI PIU' Stando alle prime anticipazioni, invece dei 7 miliardi di € che servirebbero per recuperare la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori del pubblico impiego, per il rinnovo del CCNL ci vengono offerti 900 milioni di €, che sono sempre meglio della prima imbarazzante proposta di 300 milioni, ma sempre molto ma molto lontani dalle reali necessità dei lavoratori. Secondo calcoli approssimati sul mancato recupero del salario dei dipendenti pubblici, la cifra per un rinnovo dignitoso e capace di restituire potere di acquisto alle buste paga non sarebbe inferiore ai 5 miliardi di €, mentre i 900 milioni di € proposti dal Governo per il rinnovo del contratto del PI, sono molto vicini ad un elemosina piuttosto che ad una proposta dignitosa e rispettosa verso chi continua a tirare la cinghia: Vogliamo un contratto vero non l’elemosina!!! Da 7 anni siamo senza contratto : se si vuole far ripartire l'economia e i consumi bisogna far ripartire i consumi e restituire potere di acquisto a salari e pensioni. Si parta quindi dal rinnovo dei contratti scaduti sia nel pubblico che nel privato stanziando risorse vere per recuperare gli anni di vacanza contrattuale! Facciamo esprimere i lavoratori con assemblee unitarie nei posti di lavoro, il contratto riguarda tutti\e, e tutti\e devono essere consultati! Non vogliamo elemosine né inciuci : 18 mld spesi ( regalati) per gli sgravi fiscali alle imprese per il Jobs Act con il triste risultato di essere passati dai contratti atipici al boom del pagamento con i voucher ! 10 mld spesi per quei famosi 80€ , come mancetta pre-elettorale, che sono entrati nella busta paga solo di alcuni e per la porta di servizio, come intervento di natura esclusivamente fiscale, senza avere alcun riflesso benefico sulle future pensioni 2 mld , largamente insufficienti, e la proposta indecente dell'APE (ossia indebitarsi con le banche) per i pensionati, come mancetta questa volta pre-referendum del 4 dicembre già accettati da CGIL,CISL,UIL; 900 milioni, per il triennio 2016-2018, fino ad oggi ne avevano proposto 300, per fare il contratto di 3.000.000 di dipendenti pubblici, su cui la Corte Costituzione già 18 mesi fa aveva dichiarato illegittimo il blocco che dura ormai da 7 anni , quando l'ordine di grandezza dovrebbe partire almeno da 7 miliardi ( stime confederali assolutamente al ribasso) : di cosa stiamo parlando Ministro Madia? evidentemente di briciole, non di un contratto vero! Nel contempo abbiamo assistito allo spreco del denaro pubblico per grandi opere dannose o semplicemente inutili e fonte di corruzione (Tav, Mose, Expo...e ora si parla anche del Ponte sullo Stretto di Messina...) . non vogliamo che i soliti noti firmino un contratto :  se gli aumenti non sono per tutti e non partono dal recupero dei 7 anni di blocco contrattuale ;  se l'aumento non è in paga base ma sulla produttività, ossia soldi che verranno destinati a pochi lavoratori mettendoci in competizione assurda ;  se l'aumento viene barattato con l'aumento dell'orario di lavoro come già avvenuto perla igiene ambientale;  se viene applicata l’esclusione per legge di un quarto dei lavoratori dal salario accessorio come previsto dalla Brunetta;  se non vengono stabilizzati i precari e non si riparte dalle reinternalizzazioni e con le assunzioni per avere un pubblico impiego giovane e motivato per un miglioramento dei servizi pubblici che sono un bene comune;  se applicano il liberticida accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza che riguarda il privato al pubblico impiego, anzi deve essere ampliata la democrazia nei posti di lavoro, non è possibile, per esempio, che organizzazioni sindacali che eleggono nella rsu propri candidati non abbiano diritto di parola e di agibilità nel proprio posto di lavoro!

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