Contratti pubblico impiego: non è oro tutto cio' che luccica

Dal consiglio dei Ministri apprendiamo che la cifra erogata al rinnovo dei contratti nazionali sarà di 1,9 miliardi di euro. Vittoria sindacale o piuttosto una manovra elettorale per guadagnare consensi al Si nel referendum del 4 Dicembre? E questi fondi in quale aumento contrattuale si tradurranno? a quanto ammonteranno i fatidici aumenti contrattuali? Difficile, anzi quasi impossibile saperlo, occorre fare attenzione perché la cifra ,di per sé insufficiente a recuperare il potere di acquisto perduto con sette anni di blocco della contrattazione, è onnicomprensiva prevedendo 500 milioni per le forze dell’ordine e i fondi necessari a 10 mila assunzioni annunciate da Renzi per la sanità, una goccia in un mare di precarietà e di carenze di organico che ha raggiunto dimensioni tali da mettere a rischio anche la erogazione dei servizi Quindi i soldi per i contratti saranno ancora meno di quelli annunciati, nessuna rimozione del blocco alle assunzioni e cambiamenti radicali nella contrattazione a partire dalle regole che discplinano il salario accessorio. Non a caso sono proprio gli enti locali nell’occhio del mirino e la contrattazione di secondo livello che eroga produttività a gran parte del personale. Sono soldi nostri che hanno deciso di spostare dalla contrattazione nazionale a quella decentrata molti anni fa e che oggi vorrebbero invece erogare solo ad una minoranza del personale. «Ora confronto aperto su regole e priorità», twitta la ministra Marianna Madia , tradotto in altri termini vogliono stravolgere la contrattazione di secondo livello dopo avere di fatto cancellato quella nazionale. La partita dei contratti va inquadrata nei finanziamenti agli enti locali e alle regioni che poi riguardano anche la spesa sanitaria, alle imposte e alle tariffe Nel mirino del Governo c’ è proprio la produttività e l’applicazione delle famigerate 4 fasce della Legge Brunetta destinando una parte importante della produttività di tutti\e ai premi di pochi Nel mirino del Governo c'è la convinzione che i contratti saranno rinnovati solo con aumento dell'orario di lavoro, riduzione di tutele e soldi per una minoranza di lavoratori\trici. L'illusionismo Renziano si dimostra un bluff a cui rischiano di credere in troppi delegati e lavoratori indipendenti

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