Israele ? Economia di guerra

Da almeno 40 anni, le guerre rappresentano per Israele lo strumento con cui accrescere i profitti e far progredire la sua economia acquisendo conoscenze tecnologiche e finanziamenti crescenti. Ci sono paesi che vengono messi in ginocchio dalle guerre ma questo non vale per Israele la cui crescita economica non conosce crisi, anzi la emergenza porta flussi di capitali ed investimenti verso il paese.

Dati alla mano, gli economisti ricordano quanto accaduto nel 2006 quando gli Hezbollah impegnarono duramente l'esercito di Israele lanciando migliaia di  razzi Katiusha dal Libano contro le cittadine settentrionali: in quell'anno l'economia è cresciuta del 6% nonostante ogni giorno, nel mondo, si parlasse di un paese in ginocchio con la sua economia paralizzata per gli attacchi terroristici.
Quando poi è arrivata la crisi finanziara, nel 2008, Israele non ha conosciuto crisi alcuna, lo stesso discorso vale per il 2009 con l'operazione militare denominata Piombo Sfuso e con l'occupazione di parte del Libano nell'agosto 2014.


Sono dati incontrovertibilie meritevoli di attenzione perchè Israele è un paese che trae vantaggi economici e militari dalle guerre, la storia dell'accerchiamento da parte del mondo arabo è la giustificazione addotta per mantenere in piedi questo sistema tecnologico e militare con investimenti considerevoli nel settore hi-tech e crocevia di operazioni finanziarie.

Israele è anche un paese dalle forti disuguaglianze sociali ed economiche, la forza lavoro araba sottopagata e con contratti sfavorevoli, la vita nei territori palestinesi occupati è all'insegna della miseria con acqua e elettricità razionate, altissima percetuale di disoccupati. Gli arabi fanno i lavori piu' umili e molti di loro lavorano nel settore turistico per pochissimi euro al giorno  (il flusso turistico è tra le voci principali dell'economia tanto è vero che tra gennaio-ottobre 2017 ci sono stati 3 milioni di turisti).

Ma i veri affari sono altrove, per esempio nel settore militare con vendite massicce anche ai cosiddetti paesi canaglia (rinviamo a un articolo..http://znetitaly.altervista.org/art/23386), nel settore delle nuove tecnologie che ritroviamo in ambito industriale.

 E se sono proprio le guerre a tenere in piedi la crescita economia di Israele, non potrà esserci pace in Medio Oriente...

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