Le ordinanze di sgombero? Basta appellarsi a sicurezza, igiene e ordine pubblico......



LE ORDINANZE DI SGOMBERO CON LA SCUSA delle ragioni di sicurezza, ordine pubblico, igiene o giustizia e sempre nell'esclusivo interesse della comunità. A proposito della, sentenza corte penale di Cassazione n. 54496/2017.

Negli ultimi anni a Pisa ci sono decine di esempi di edifici pubblici abbandonati al degrado e alla incuria. Alcuni sono oggetto anche di contenziosi come il Palazzo di Via San Lorenzo da cui vennero sfrattati oltre dieci anni fa gli inquilini, con la promessa di un recupero che non c'è mai stato.
Molti enti pubblici, comuni e Provincia, hanno addotto la motivazione dell'ordine pubblico e della sicurezza per chiedere alla Magistratura lo sgombero di palazzi nel frattempo occupati da realtà sociali.

Ma è evidente che alcuni spazi sono stati messi in sicurezza dagli occupanti con interventi a loro spese , quindi non si capisce dove siano le ragioni di igiene legate alla abitabilità né eventuali ragioni di sicurezza pubblica collegate ad un possibile cedimento strutturale dell'immobile dell'imputato” .

I palazzi abbandonati , ci viene il dubbio, non vengono mai controllati se non all'indomani delle occupazioni, si fanno ordinanze di sgombero, denunce alla Magistratura tacendo sui lavori eventuali eseguiti dagli occupanti e soprattutto sullo stato di abbandono in cui gli stessi edifici si sono trovati per la inerzia degli enti pubblici.Abbandono vuol dire degrado e in certi casi anche danno erariale.

Siamo di fronte ad un autentico paradosso perchè gli interessi pubblici andrebbero salvaguardati sempre e non solo dopo le occupazioni che spesso e volentieri recuperano gli stessi adibendoli ad uso sociale. Strutture sgomberate, a seguito di occupazione, in questi anni sono state murate e mai recuperate, il degrado avviene per volontà di chi dovrebbe intervenire per la messa a norma e per garantirne un utilizzo pubblico.

Il degrado non è quindi dato dal mendicante ai quali vengono imposti i daspo e l'allontanamento dal territorio urbano ma dalle scelte delle amministrazioni pubbliche sempre piu' deboli con i poteri forti ma integerrime e spietate con gli ultimi.

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