Rifiuti:cronaca di uno scandalo annunciato?

In provincia di Livorno è scoppiato lo scandalo del traffico dei rifiuti pericolosi conferiti in discarica come rifiuti “normali”. Scandalo di grande portata, reati pesantissimi ma soprattutto la conferma di quanto sapevamo da tempo sugli interessi economici giganteschi che ruotano attorno all’igiene ambientale, su reati e comportamenti scoperti con anni di ritardo quando ormai hanno già prodotto danni incalcolabili alla nostra salute. Non esiste solo la Terra dei Fuochi in Campania, il conferimento in discarica di rifiuti tossici mescolati ad altri non tossici, la diossina che annienta il territorio sono presenti ovunque.

Anni fa leggemmo alcuni dati sui tumori che vedevano Pisa e Livorno tra le città piu’ a rischio d’Italia, le statistiche non sono state certo oggetto di approfondimenti adeguati, quei tumori potrebbero essere collegati allo scandalo rifiuti destinati per altro a due aziende a partecipazione pubblica, a Rosignano e Piombino. Da troppi anni gli enti locali hanno indebolito il sistema di controllo sulle aziende partecipate, sono innumerevoli, anche se di minore portata, gli scandali che nascono dalla sete di profitto a discapito della salute pubblica, se non esiste un controllo effettivo la stessa gestione del personale è piena di contraddizioni nella giungla dei contratti diversi tra di loro con migliaia di lavoratori sottopagati nel sistema degli appalti.

Solventi, toner e vernici insieme a carta, materiali da scavo o vestiti, nessuna differenziazione nonostante certi rifiuti dovessero essere trattati a parte e con procedure ben precise, e da tempo conosciute, a tutela della salute pubblica.

Non parliamo di qualche camion ma di oltre 200 mila tonnellate di rifiuti nell’arco di un biennio con una frode di oltre 4 milioni di euro ai danni della Regione Toscana, a fronte di un guadagno di 26 milioni di euro, di rifiuti altamente pericolosi distrutti con altri, un sistema di corruzione che coinvolge ditte pubbliche e private. E poi gli incendi improvvisi di immondizia, gli odori nauseabondi, i disturbi curati in ospedale. Le conseguenze si continueranno a vedere nei prossimi decenni perché l’inquinamento dell’aria, delle falde acquifere, del territorio genera malattie per generazioni.

Sorgono spontanee alcune domande: dove sono state in questi anni le istituzioni preposte al controllo, ci chiediamo se l’inquinamento del nostro territorio venga monitorato e combattuto seriamente o se invece si voglia solo dare notizie rassicuranti soprattutto in vista delle stagioni balneari, perché è stata necessaria una inchiesta della Magistratura e dell’antimafia per far emergere uno scandalo le cui dimensioni si allargheranno ulteriormente.

La salute e la sicurezza sono una priorità soprattutto per le aziende pubbliche, basta con il business dei rifiuti e lo sfruttamento della forza lavoro nell’igiene urbana

SINDACATO GENERALE DI BASE TOSCANA www.sindacatosgb.it

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