Italia? Un paese a rate

Nell'Italia dei nostri genitori l'acquisto tramite cambiali era la regola, anzi nell'Italia degli anni cinquanta, quando la circolazione di denaro era piu' ridotta, la cultura dell'indebitamento non esisteva e le cambiali si facevano solo per acquistare un bene durevole e giudicato essenziale. Da una indagine di Findomestic si evince che gli italiani acquistano sempre piu' beni durevoli ricorrendo a prestiti e a rate, cresce quindi l'indebitamento e il ricorso a forme di pagamento sempre piu' flessibili per acquistare un telefonino, una vettura, un elettrodomestico o anche una settimana di ferie. Il lavoratore indebitato  si sobbarca di prestiti per andare avanti, questa è la faccia della ripresina di cui si parla da tempo e per lo piu' a sproposito.

Credito a consumo aumentato di piu' del 10% , sono questi i dati del 24esimo Osservatorio Findomestic, una finanziaria che vanta piu' di 2 milioni di clienti  tra prestiti personali (vacanze, cure mediche e dentistiche la fanno da padroni)) e la cessione del Quinto dello stipendio. E per invogliare l'indebitamento degli italiani, il Governo dei bonus ha ben pensato alle agevolazioni fiscali per sostiuire mobili ed elettrodomestici senza dimenticare il mercato delle vetture da sempre strategico.Non è importante passare in rassegna tutte le voci del rapporto, soffermiamoci  solo su due aspetti.
Gli Italiani non hanno recuperato potere di acquisto ma la maggiore spesa viene drogata dai bonus del Governo e dal sistema dei prestiti ormai indispensabili per acquistare un motorino, una vettura o la cameretta dei figli. Il risparmio accumulato negli anni scorsi è ormai finito, il denaro contante nelle famiglie scarseggia.  Ci si indebita, si ricorre a prestiti a media e lunga scadenza per far fronte ogni giorno alle spese necessarie o a quelle che , attraverso il sistema della pubblicità, riteniamo indispensabili, e per favorire le quali il Governo ha orchestrato un variegato sistema di bonus, sgravi e altre diavolerie che non portano aumenti salariali ma solo accrescimento della spesa, e del debito, procapite.
Non sono aumentati gli stipendi e men che mai il potere di acquisto,  si è invece allargata la forbice salariale e la forbice sociale nel paese, sono arrivati i bonus e il credito, il prestito a media e lunga scadenza,; non ci sono piu' le cambiali ma le finanziarie con prestiti personalizzati, ci si fida meno delle banche e piu' delle finanziarie. Il resto lo fanno le politiche fiscali di un Governo che sta solo drogando la ripresina regalando soldi a fondo perduto alle imprese

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