36 mesi per reddito e quota 100. Ma dopo ? Come si crea una illusione di massa


Reddito e pensioni di cittadinanza sono ormai il solo impegno del Mov 5 Stelle rispettato dopo i vergognosi voltafaccia sulle banche, sulla Tav , sul Tap, sulle spese militari senza dimenticare migranti e Pensioni con la Riforma Fornero, incluso l'aumento dell'età pensionabile in base alle aspettative di vita , che restano al loro posto.

Reddito e pensioni di cittadinanza dovrebbero riguardare circa 4,9 milioni di persone e, come la quota 100, il beneficio previsto è di 36 mesi. Ma dopo tre anni cosa accadrà? Sono misure intraprese per la campagna elettorale delle Regionali e delle Europee, per le elezioni in importanti Comuni oppure sono risposte efficaci a bisogni reali? E se la età pensionabile è troppo alta perchè il provvedimento vale solo per 3 anni? E anche se la validità di questi provvedimenti dovesse essere reiterata per altri 2 o 3 anni non sarebbe stato piu' semplice e coerente mandare in soffitta la Fornero?

La risposta è scontata: questi provvedimenti sono a tempo, tutto dipenderà dalla UE, dalla Troika, dal Pil che non cresce. 

Prendiamo ad esempio il reddito di cittadinanza, se trascorrono 12 mesi senza avere avuto una  offerta di lavoro, la prima proposta potrà destinare il beneficiario fino a 250 km dal luogo di residenza. E se il sussidio verrà prorogato dovrai muoverti per tutto lo Stivale a inseguire un lavoro che potrebbe rivelarsi sottopagato e con un salario con cui forse non sarà possibile neppure pagarsi un affitto soprattutto se il lavoro si trova in una area turistica o metropolitana.

 Sorvoliamo poi sul sistema di controllo sociale e comportamentale imposto ai beneficiari del reddito e sui membri del nucleo familiare (sorvergliare e punire...) che rappresenta un elemento cardine del reddito di cittadinanza  (oltre ad essere funzionale alla costruzione di lavoretti al posto dei contratti a tempo indeterminati e dignitosamente retribuiti) 

Il datore di lavoro che assume con contratto a tempo indeterminato avrà comunque uno sgravio contributivo compreso tra 5 mensilità (6 per donne ) e 18, per un valore mensile  che al massimo sarà di 780 euro sotto forma di sgravio contributivo. 

Ma attenzione:  il lavoratore non dovrà essere licenziato senza giusta causa nei primi 24 mesi (dopo tutto è lecito e possibile) ,  l’impresa è tenuta a  comunicare al portale del programma (Siupl) i posti  di lavoro vacanti. Poi se vieni assunto dall'agenzia di lavoro , l'incentivo sarà diviso tra l'agenzia di lavoro e l'azienda che assume.

Per accontentare i sindacati e le associazioni datoriali, anche gli  Enti bilaterali e Fondi interprofessionali parteciperanno al business della formazione, dividendosi con le aziende il sussidio,  stipulando con i centri per l'impiego accordi per la formazione e la riqualificazione.

Inutile dire che tanto i centri per l'impiego quanto gli enti locali non sono attrezzati per affrontare le richieste del reddito di cittadinanza, le nuove piattaforme telematiche sono ancora in fieri, i centri per l'impiego attendono ancora gl organici promessi,  non ci si è neppure preoccupati  di capire se gli enti pubblici siano in grado di gestire la situazione, insomma un grande caos che potrebbe anche rappresentare un boomergang per il Governo o una occasione propizia per nascondere l'insuccesso con processi di privatizzazione.

Si naviga dunque a vista ma in mari agitati, sta a noi rendere ancora piu' tempestose queste acque.

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