Materna Agazzi: salvare la sezione è possibile e necessario

Assessore Cardia. ancora pochi giorni per fare marcia indietro e confermare la sezione alla materna Agazzi
 
Abbiamo partecipato a numerosi incontri sindacali e sociali non ultimi quelli organizzati dal Comitato de I passi. 

Le questioni sono ormai ben chiare ai genitori e anche alle lavoratrici dei servizi educativi. E' stata soppressa una sezione senza alcun atto che avvalori la eventuale temporaneità (se tale è visto che non c'è niente di scritto) del provvedimento (anche se, una volta soppresso un servizio, non si torna mai  indietro ), cittadini, utenti e lavoratori ne sono venuti a conoscenza attraverso il bando comunale, a fatti avvenuti e con spiegazioni arrivate solo  dopo  vibrate proteste sindacali e sociali.

E' una scelta politica e non demografica quella di sopprimere una sezione,  scelta dettata dal Bilancio comunale che poco investe nei servizi educativi (senza due maestre di ruolo al netto dei contributi il Comune risparmierebbe quasi 60 mila euro a cui aggiungere la mancata spesa per le sostituzioni, per non parlare poi dei possibili tagli del personale in appalto). 

Del resto nel piano di fabbisogno di personale del Comune di Pisa si è privilegiata  l'assunzione dei vigili rispetto a tutte le altre figure professionali di cui un Ente locale ha bisogno. 

Non vogliamo dire che non ci sia bisogno di agenti della Pm (ma sul loro utilizzo sarebbe bene aprire una riflessione per non cedere solo alle logiche dell'ordine pubblico) ma è una scelta a dir poco discutibile quella di costruire  una dotazione organica senza fornire risposte a innumerevoli settori.

I servizi educativi comunali a detta dell'assessora costano troppo, costi inferiori perchè nei servizi  in convenzione si applicano contratti sfavorevoli che determinano bassi salari.
Senza dilungarci sulla offerta educativa fornita dalla materna Agazzi, riconosciuta anche da pubblicazioni ministeriali, vorremmo ricordare che gli orari di apertura sono decisamente migliori (per l'utenza) di alcune scuole statali che l'assessora vorrebbe salvare sacrificando la sezione della scuola comunale.

Un ragionamento  senza fondamento alla luce del numero delle iscrizioni che consentirebbe distribuire l'utenza tra scuole statali e comunali  della zona  mantenendo tutte le sezioni alla materna comunale.

Crediamo allora possibile scongiurare la chiusura della sezione alla Agazzi  che poi sarebbe l'inizio di un progressivo e ulteriore disimpegno comunale dai servizi educativi (nell'arco di pochi anni abbiamo perso due nidi a gestione diretta). Basta coinvolgere la Regione Toscana che si è detta per altro disponibile, rivedere la dotazione organica del comune e alcune piccole voci del bilancio di spesa. 

Questa è la richiesta che accomuna sindacato e imprenditoria, lavoratori e genitori, precari e cittadini. Abbiamo ancora pochi giorni per fare marcia indietro.

Sindacato Generale di Base


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