Il Governo delle false semplificazioni?

Per mesi, anzi anni, abbiamo letto una bizzarra tesi secondo la quale troppe norme in materia di appalti sarebbero di ostacolo alla ripresa dell'economia.
Ci sono adempimenti che andrebbero ovviamente ridotti ma quando parliamo di appalti la semplificazione assume valenze e prospettive non sempre chiare.
Nei programmi di mandato di molti Sindaci troviamo scritto che bisogna favorire l'impresa locale piccola e media, ci piacerebbe conoscere il criterio di queste scelte.
Di sicuro nell'arco di un decennio le gare di appalto e le concessioni dirette si sono tramutate spesso in un boomerang per le condizioni di vita e di lavoro degli addetti, appalti al ribasso e riduzione dei posti di lavoro e delle ore contrattualizzate.
Poi esistono norme che al di là della clausola sociale scritta non salvaguardano i posti di lavoro e i contratti, di questo tuttavia nessuno parla, si dice e si scrive solo che bisogna far ripartire l'economia e le gare di appalto con tutte le normative previste dall'anticorruzione sarebbero un ostacolo.

In queste ore, mentre si semplificano le normative in materia di appalto dando il via libera ad una serie di affidamenti sotto una certa soglia con procedure alquanto ridotte, il Governo si complica la vita con la Manovra di bilancio, saranno necessari infatti ben 161 decreti attuativi per rendere operative le norme contenute nella manovra appena votata dal Parlamento.

I semplificatori di un tempo, una volta saliti al Governo, sembrano piu' macchinosi dei loro predecessori ed esistono decreti attuativi urgenti, per esempio quello che dovrebbe assegnare agli enti locali stanziamenti, subito dopo Epifania, per la manutenzione di strade, scuole ed edifici pubblici, insomma questioni di primaria importanza in un paese che della salvaguardia e prevenzione avrebbe alquanto bisogno.

La domanda sorge spontanea: avevamo veramente bisogno di norme semplificate in materia di appalti e bandi di gare ? E varare una manovra a fine anno sulla quale il Governo tornerà presto (vedi la questione Ires al volontariato) rinviando poi a decine di decreti attuativi non significa complicarsi la vita con il rischio di creare ostacoli laddove invece, come nel caso della salvaguardia e messa in sicurezza del territorio, avremmo bisogno di tempi rapidi?

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