Ammortizzatori sociali inadeguati . Non bastano piu' proroghe e deroghe

Sono trascorsi solo 3 anni dalla riforma degli ammortizzatori sociali, decreto legislativo 148/2015, eppure sembra trascorso un tempo molto piu' lungo da quando il Governo del Pd decise di tagliare la cassa integrazione. Ma per capire che ogni limitazione degli ammortizzatori fosse sbagliata e controproducente sarebbe stato sufficiente guardare alla realtà, al numero crescente di aziende che chiudono i battenti o sono in grandi difficoltà.
L'anno appena trascorso ha costretto il Governo a cambiare le regole  stabilendo  deroghe e nuovi accessi alla cassa integrazione e piu' in generale agli ammortizzatori sociali a dimostrare che la uscita dalla crisi non c'è stata

La crisi colpisce per esempio il mondo dell'editoria, alcuni giornali a tiratura nazionale hanno presentato già lo stato di crisi chiedendo a tipografi e giornalisti tagli salariali , contrattuali o ricorrendo ai licenziamenti. Nel caso dell'editoria (non osiamo pensare a cosa succederà con la riduzione dei contributi statali alle cooperative editoriali decisi con la Legge di Bilancio appena approvata)  si è subito derogato alla riforma degli ammortizzatori  prevedendone l'applicazione non dal settembre 2015 ma solo dal 1\1\2018, una misura che tuttavia non ha salvato dalla crisi l'intero settore.

 L' ultima legge di Bilancio poi  ha individuato, regione per regione, alcune aree di crisi nelle quali viene previsto il trattamento di mobilità in deroga, nel limite massimo di 12 mesi, per chi avendo finito la cassa integrazione non puo' accedere alla Naspi. Sempre in queste aree di crisi sono previsti per il 2019 il prolungamento degli ammortizzatori sociali percepiti nel 2018, altri interventi sono assicurate alle aziende alle prese con processi di riorganizzazione, nel loro caso, sempre nel 2019, potranno essere concessi altri 12 mesi di CIGS.

Il vero problema è la mancanza di risorse, anzi la incertezza sulle risorse realmente disponibili perchè viene prevista la proroga dei contratti di solidarietà nel 2019 fino all'esaurimento dei fondi (e poi per chi arriverà dopo ?).

Provvedimenti giusti ma senza mai rivedere fino in fondo il sistema degli ammortizzatori sociali, si va avanti tra proroghe e deroghe senza mai liquidare la riforma di 3 anni fa che ha palesato limiti e inadeguatezze per altro fin dal momento della sua appovazione, del resto già allora era palese che ogni limitazione della cigs e degli ammortizzatori rappresentavano un grave errore perchè la crisi era persistente e non archiviata.

Poi ci sono stati altri fenomeni come il terremoto e le calamità naturali che hanno messo in ginocchio intere province, eventi non preventivati ma con impatti assolutamente negativi derivanti anche dal mancato investimento pubblico nella costruzione di case antisismiche o nella salvaguardia e tutela del territorio.

Il governo del cambiamento, come nel caso del jobs act rimasto al suo posto, cambia ben poco e gli ammortizzatori sociali restano quelli dei Governi del Pd che scelleratamente ne avevano limitato la platea dei destinatari e la stessa durata. E nel frattempo la crisi continua a tagliare posti di lavoro...

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