Cosa si nasconde dietro ai contributi straordinari per la cultura decisi dalla Giunta Conti a fine anno?

Cosa si nasconde dietro ai contributi straordinari per la cultura decisi dalla Giunta Conti a fine anno?
 
Comunicato stampa "Mi riconosci ? Sono un operatore dei beni culturale" e Sindacato Generale di Base
 
Solo pochi giorni fa abbiamo preso posizione sui contributi ordinari erogati per la cultura dal Comune di Pisa per l’anno 2018, un atto a nostro avviso lacunoso sotto diversi aspetti. Ovviamente nessuna risposta dall'Amministrazione, del resto ai loro silenzi siamo abituati , basta ricordare le mancate risposte alla nostra richiesta, nel Luglio 2018, di utilizzo dello spazio espositivo Sms  e dei locali delle ex circoscrizioni per attività culturali e sociali
Come se non bastasse,  in sordina, nei giorni tra Natale e il Capodanno, la Giunta comunale ha approvato una delibera che stanzia contributi straordinari per la cultura, pochi giorni dopo avere distribuito i soldi del contributo ordinario.
Se il bando è scaduto il 12 Novembre, se i criteri di accesso sono gli stessi della precedente Giunta (poco è cambiato fino ad oggi e ad essere premiati continuano ad essere i progetti in linea e in coerenza con i programmi di mandato dei primi cittadini a discapito di altri criteri oggettivi e non cortigiani), se sono trascorse solo poche settimane, perchè una delibera straordinaria per i nuovi finanziamenti?
In tutto vengono distribuiti 19.250 euro, soldi con i quali avremmo potuto iniziare i lavori allo spazio espositivo sms per rendere fruibile al pubblico l'area o\e per ripristinare il parquet alla terrazza della biblioteca chiusa da mesi al pubblico.
A questa cifra complessiva vanno aggiunti altri 3000 per l’associazione Univerisitas riguardanti la mostra di Ozmo (salvata in calcio d'angolo per salvarsi la faccia) e altri 3000 euro per la comunità ebraica al fine di finanziare il festival Nessiah.
Questa operazione risulta non solo poco chiara ma per certi versi inspiegabile.
Le necessità strutturali e riferite alla cultura del Comune di Pisa sarebbero anche altre, ma possibile che la Giunta non se ne sia accorta per tempo? E perchè ricorrere a variazioni di bilancio e a bandi aggiuntivi?
All'assessore Buscemi chiediamo allora conto di questa operazione non certo all'insegna della trasparenza (le stesse associazioni non potevano essere incluse nel bando ordinario?) e conto lo chiediamo alla giunta Conti

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