Banche e Tfs\Tfr: dove sta l'inganno?

Quanti saranno i dipendenti pubblici in possesso dei requisiti di quota  100? Circa 150mila anche se non è detto che altrettanti andranno in pensione viste le penalizzazioni e l'incertezza sul pagamento del Tfr/Tfs .  Solo tra alcuni mesi sapremo quanti avranno accettato la opzione quota 100, siamo certi che  saranno in molti a scartare la ipotesi dell'uscita anticipata dal lavoro.

Ancora poche ore e leggeremo il testo del  decreto su “quota 100” e reddito di cittadinanza , quello che si sa è che il Governo sta cercando intese con le Banche per l'anticipo del Tfs e Tfr onde evitare che la buonauscita sia pagata, come letto da settimane sulla stampa nazionale, a distanza di anni dal pensionamento.

Abi , associazione bancaria italiana, ha bisogno di qualche garanzia pubblica sull’anticipo  da parte sua assicurerà tassi di interesse  bassi per i beneficiari, lo Stato  a sua volta dovrà garantire sugli interessi da corrispondere agli istituti di credito per le liquidazioni fino a 50-60 mila euro, per quelle superiori gli interessi sarebbero invece a carico dei lavoratori. 

 Insomma lo stato non ha liquidità, ricorre alle banche ma garantisce loro in ogni caso il pagamento degli interessi, sarà necessaria una legge e un protocollo d’intesa, ma siamo certi che questa soluzione non sia una fregatura non solo per le casse statali ma per la stessa forza lavoro?

Nel frattempo i dati statistici dimostrano che l'arrivo di una pensione rappresenta per molte famiglie l'uscita dalla povertà e non solo per la liquidazione ma perchè ci si fa carico dei piu' giovani alle prese con lavori precari e malpagati. Una società che non puo' fare a meno dei pensionati potrà mai essere una società in espansione?

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