Se la previdenza integrativa viene bruciata dalle perdite in Borsa......

Da sempre siamo stati contrari alla previdenza integrativa ritenendo prioritario aumentare l'importo delle pensioni che saranno sempre più leggere grazie al sistema di calcolo contributivo.

Avevamo denunciato una sorta di trappola, quella del isilenzio assenso introdotto per i nuovi assunti. nella Pubblica amministrazione che in caso di mancato diniego scritto si troveranno iscritti al Fondo Perseo 

Ci hanno accusato di essere prevenuti perchè a cogestire i Fondi previdenziali ritroviamo i sindacati rappresentativi, in realtà gli stessi si sono dimenticati di contrastare la Fornero, la riduzione del potere di acquisto delle pensioni e l'innalzamento dell'età pensionabile.

In realtà molti Fondi di investimento in altri paesi hanno dissanguato lavoratori e lavoratrici con operazioni di borsa fallimentari e il crollo dei titoli ha distrutto i risparmi della forza lavoro.

I crolli della Borsa  dimostrano che affidarsi ai listini, con i soldi dei lavoratori, è non solo eticamente sbagliato ma non produce gli effetti sperati e tanti piccoli investitori hanno subito perdite importanti, parliamo di fondi obbligazionari misti e azionari

La stessa Covip pubblica dei dati a dimostrare che davanti a una perdita significativa delle Borse non ci sono possibilità di recupero come accaduto da 15 anni ad oggi. ,

Il Tfr e la sua rivalutazione restano quindi più sicuri dei fondi, sostenerlo significa solo rivendicare la tutela della previdenza pubblica, agganciare la pensione al costo della vita e sottrarre il Tfr a qualunque operazione finanziaria 

I fondi integrativi non rappresentano la soluzione per una pensione dignitosa dopo decenni di lavoro, servono meccanismi automatici che restituiscano potere di acquisto a salari e pensioni

Il sindacato torni a fare il suo mestiere e non il piazzista della previdenza integrativa!


CUB PISA

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