Autisti:lavoratori usurati

Lo chiameremo Antonio, giusto per non incorrere in rappresaglie o provvedimenti disciplinari, del resto i codici di comportamento rendono sempre meno possibile la denuncia pubblica dei disservizi, delle carenze di organico e perfino dello spreco di denaro pubblico. Siamo in un comune di 100 mila abitanti, davanti a noi un autista di 62 anni con 36 di servizio , 31 dei quali (gli ultimi) sugli scuolabus Per quanto sia stato uno sportivo e con uno stile di vita controllato, Antonio è il classico lavoratore usurato costretto a chiedere una visita straordinaria al medico competente del suo ente per smettere di guidare. Incompatibilità dello stato di salute con la mansione da svolgere, è scritto a chiare lettere sul suo certificato Antonio ci racconta del lavoro svolto nel corso della sua lunga attività lavorativa, lo fa con il disincanto di chi oggi senza la Fornero sarebbe vicinissimo alla pensione mentre con le regole attuali ha ancora 4 anni prima della pensione Da anni chiediamo che sia rifatto il manto stradale di alcune zone servite dagli scuolabus ma la nostra richiesta, per altro appoggiata da genitori e cittadini, non è mai stata presa in considerazione. Un autentico scaricabarile , chi dovrebbe predisporre gli interventi stradali?Il comune, la provincia o l'ente Parco? Nessuno risponde ma soprattutto nessuno interviene. Eppure i proventi delle multe , stando a un articolo del codice stradale ,dovrebbero servire anche per la manutenzione e la viabilità.... Il servizio scuolabus nasce per bambini\e disagiati\e, impossibilitati a raggiungere la scuola con mezzi familiari, lo scuolabus era un servizio essenziale per favorire la scolarizzazione, per questo a gestirlo sono i comuni direttamente o tramite appalto. Quasi 40 anni fa , quando iniziammo l'esperienza degli scuolabus, esisteva un welfare degno di questo nome, le stesse condizioni di lavoro erano ben diverse da quelle attuali, i tempi di guida (anche per gli autisti dei mezzi di linea) decisamente piu' bassi , per non parlare poi della perdita di potere di acquisto di buste paga ridotte all'osso. Eravamo consapevoli di svolgere un servizio di pubblica utilità, non si risparmiava sulle assunzioni e si guardava alla qualità del servizio senza strutturare le turnazioni solo in base alla contrazione del costo del lavoro e alla riduzione di personale con continue assunzioni a tempo determinato e gestione multiperiodale dei turni (si lavora di piu' durante l'anno scolastico per dimezzare la settimana lavorativa nei 2 mesi e mezzo estivi). Insomma una gestione all'insegna del risparmio... Quale attenzione viene oggi riservata dagli enti locali verso i soggetti sociali piu' deboli e con minori tutele? Scarsa considerazione, perfino l'acquisto dei mezzi nuovi è stata una conquista, per anni abbiamo viaggiato nella piu' totale fatiscenza, bus vecchi, manutenzione carente, mezzi inquinanti e pericolosi. Parliamo di 15\20 anni fa quando arrivo' la prima ondata di privatizzazioni e numerosi enti locali decisero di appaltare il servizio. Nella nostra provincia ci sono numerosi appalti con contratti di 2\3 ore al giorno per meno di 500 euro al mese. Ormai l'autista dello scuolabus viene inquadrato con contratti part time particolarmente svantaggiosi, basti pensare che nelle cooperative e ditte di appalto si applicano ccnl peggiori di quello degli enti locali che per altro è il fanalino di coda del pubblico impiego, Per questa ragione esiste un continuo turn over di personale, con questi stipendi da fame non si vive, a meno che il lavoro non serva per integrare una pensione bassa o altre fonti di reddito. Forse vi stupirete ma sugli scuolabus di alcuni comuni che hanno dato in appalto il servizio abbiamo anche incontrato numerosi pensionati che per 2\3 ore al giorno prestano la loro opera, magari per 3\4 anni A 60 anni sei sottoposto a visita annuale per confermare la idoneità alla patente d, una idoneità che puo' durare fino ai 68 anni, rinnovata di anno in anno. Io penso che dopo 60 anni dovresti cambiare lavoro per la sicurezza tua e dell'utenza. Da considerare poi che, a carico dell'autista, per ogni rinnovo c'è la spesa di 200 euro circa a cui aggiungere i costi per la qualifica di cqc, carta qualifica del conducente, che è rinnovato ogni 5 anni ma a spese del lavoratore (circa 300 euro). Per la Corte dei Conti il rinnovo a carico degli enti sarebbe un danno erariale, per noi invece un obbligo di spesa. Torniamo alla mia esperienza lavorativa.... L'acquisto dei mezzi nuovi ha restituito un po' di dignità al servizio ma nel frattempo sono nati altri problemi. Personale ormai invecchiato con troppi anni di guida, usurato e alle prese con problemi di salute derivanti dalla eccessiva esposizione ai rumori, alle vibrazioni, per non parlare dello stress correlato alla nostra attività e mai sufficientemente riconosciuto. Chi ha redatto il documento di valutazione del rischio non è mai salito sullo scuolabus, puo' teoricamente conoscere le condizioni lavorative senza mai averle sperimentate sulla propria pelle? Francamente no... La percentuale di personale autista che alle soglie dei 60 anni presenta condizioni di salute incompatibili con la guida è in forte aumento, la inabilità alla mansione comporta la mobilità e il trasferimento ad altri uffici. Per chi ha sempre e solo svolto questo lavoro è una autentica privazione , è come se la nostra dignità lavorativa venisse calpestata, qualcuno di noi è andato a fare il portiere o si è riciclato come tecnico senza formazione, senza quei percorsi necessari per essere riqualificati. Gli inabili alle mansioni sono ormai lavoratori senza considerazione alcuna da parte degli enti pubblici e ancora piu' disprezzati dai soggetti privati. Pensiamo ai colleghi di altri comuni ma con un diverso datore di lavoro: chi sta in cooperativa spesso nasconde i propri problemi di salute perché con la inidoneità rischia il posto di lavoro. Ci sono amici ed ex colleghi che nonostante disturbi gravi all'apparato muscolo scheletrico mettono ogni giorno a rischio la loro residua salute e la stessa incolumità dell'utenza, denunciare le loro effettive condizioni di salute comporterebbe il licenziamento e la disoccupazione visto che alla nostra età si è troppo vecchi ed usurati per trovare un nuovo impiego Leggiamo ogni giorno di deputati e politici che con pochi anni di servizio, magari con continue assenze non giustificate, si portano a casa vitalizi di migliaia di euro, se io dovessi andare in pensione oggi sarei ostaggio delle banche per pagare i contributi mancanti. Se devo pagarmi gli anni di contribuzione mancanti come faro' a finire il mutuo contratto 24 anni fa per l'acquisto di un trilocale che oggi vale 145 mila euro? La prospettiva è andare in pensione alle soglie dei 66 anni con 1250 euro ma se dovessi guidare fino a quella età pregiudicherei quanto resta della mia salute. Una situazione senza sbocco per risolvere la quale basterebbe cancellare la riforma previdenziale Fornero che ha innalzato l'età lavorativa.

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