comune di pisa 36 mila euro per un servizio inutile che potrebbe costare zero euro



comunicato


Con atto della segretaria generale, Marzia Venturi,  il 10 agosto scorso, ad insaputa di personale e sindacato , è stato deciso di  appaltare un servizio di supporto e tutoring sulla riorganizzazione dell'ente. Perché il Comune di Pisa intende affidare all'esterno un servizio di supporto (costo 36 mila euro per tre mesi di lavoro) quando ha al suo interno, e già pagato, un cospicuo numero di dirigenti e di posizioni organizzative che potrebbero svolgere questo compito a costo zero e con maggiore competenza vista la loro presenza nell'ente?

La delibera di Giunta n 13 \2016 individuava alcuni indirizzi in materia di personale ipotizzando la esternalizzazione di numerosi servizi rinviandone altri ad una gestione in convenzione con altri comuni dell'area pisana (ci pare che le convenzioni non sempre abbiano prodotto risultati positivi)

L'area vasta sta prendendo corpo attraverso comuni con poco personale e per lo piu' con funzioni dirigenziali e apicali, senza prima verificare i costi e i benefici dei processi avvenuti negli ultimi 15 anni

Mai l'amministrazione Filippeschi ha presentato un report sui servizi erogati, sui costi e sui benefici, il sindacato ha chiesto di conoscere le indicazioni dei dirigenti ma senza mai ricevere risposta

La questione non riguarda solo i comunali ma anche la cittadinanza che paga le tasse e deve essere coinvolta sulla gestione della macchina comunale

La complessità organizzativa di un comune capoluogo non significa affidarsi ad una società di consulenza esterna per riorganizzare l'ente , da anni abbiamo processi riorganizzativi con distribuzione degli incarichi dirigenziali e un alto numero di posizioni organizzative che resistono ai cambiamenti, restano tali nonostante la macchina organizzativa e gli organici siano cambiati. Tutti questi cambiamenti non hanno prodotto risultati positivi visto il clima di sfiducia dilagante nel personale.

C'è qualcosa che non torna in questa decisione che sembra scaturire da un progetto politico, l'amministrazione aumenta la spesa per le posizioni organizzative, lascia inalterata quella per i dirigenti ma sente il bisogno impellente di una consulenza esterna per un lavoro riorganizzativo che potrebbe essere realizzato a costo zero e all'interno

Numerose posizioni organizzative frequentano corsi di aggiornamento e masters pagati dal comune, noi pensiamo che gli amministratori pubblici debbano essere costantemente formati e aggiornati , peccato che la cosa non valga per la gran parte del personale . Un piano della formazione manca da anni al comune di Pisa, a dimostrazione della scarsa attenzione riservata verso i\le dipendenti e numerosi servizi.
Scrivere , come nell'atto, che si cerca un contributo esterno in termini di metodologie e di oggettività rispetto alla identificazione dei modelli gestionali, significa ammettere che il proprio personale non è all'altezza dei compiti, cosa che non corrisponde a verità

Chiediamo quindi, come rsu indipendenti, al sindaco  la revoca di questa delibera; filippeschi ed Eligi dicano a personale e cittadinanza cosa intendono fare per la gestione dell'ente a partire dalla revisione del piano occupazionale

delegati e lavoratori indipendenti
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