Sanità: vietato il diritto alla informazione \denuncia civica e sindacale
Emergenza sanità
Negli ospedali italiani mancano quasi 50 mila infermieri, per lo piu’ nel centro sud dove il diritto alla salute da decenni viene negato. Dovrebbero essere circa 310.500 ma ad oggi superano di poco 269.100 unità.
L’età media degli infermieri è sempre piu’
elevata e i carichi di lavoro ormai insostenibili. Lo stesso discorso andrebbe
fatto per medici e altre figure indispensabili.
Ma perfino la denuncia delle carenze e dei
mancati investimenti puo’ essere motivo di provvedimento disciplinare e licenziamento, il diritto ad avere
una opinione e manifestarla è ormai negato, dentro e fuori i luoghi di lavoro,
una sorta di schiavitù per renderci complici della devastazione in cui versano
i servizi sanitari e sociali.
L’art 12 del
codice dell’Anac prevede la censura preventiva, al personale sanitario è
vietata ogni critica, anche la piu’ costruttiva e finalizzata a migliorare i
servizi. In alcuni dei principali ospedali sono stati impartiti codici di
comportamento che vietano categoricamente di rilasciare dichiarazioni, la
stampa e la cittadinanza non devono essere informata. Chi dovesse violare il
codice di comportamento potrebbe trovarsi in commissione disciplinare con giorni di
sospensione senza paga o addirittura licenziato. Numerosi sono già i casi di dipendenti sanitari già colpiti
dalla scure repressiva…
Salvaguardare
la immagine dell’azienda non significa venir meno ad un dovere etico e morale,
quello di salvaguardare il diritto alla salute denunciando pubblicamente i tagli,
la mancanza di personale, i servizi che non funzionano con rischi per la salute
degli operatori e dei pazienti
Ci sarebbe
anche un articolo della costituzione, l’ articolo 32, che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse
della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti
Ma di quali
interessi generali stiamo parlando se vediamo attorno a noi la riduzione della
speranza di vita, il diffondersi di infezioni ospedaliere, attese di mesi per
analisi e terapie, sempre piu’ numerosi contenziosi legali tra pazienti e
strutture ospedaliere, una crescita esponenziale delle malattie professionali e
di segnalazioni agli sportelli del lavoro per stress psico fisico e depressioni
derivanti da una gestione del lavoro intollerabile.
Avere piu’
personale sanitario, non solo infermieri, sarebbe il solo antidoto per ridurre
la mortalità dei pazienti, le ricadute (lo scrivono ricerche scientifiche) per
non parlare poi dei costi a carico del sistema sanitario per l’assenza di cure\visite
preventive, del resto per una fascia sempre piu’ grande della popolazione
curarsi è diventato un lusso incompatibile con la riduzione dei salari e del
potere di acquisto.
delegati rsu e lavoratori indipendenti Pisa
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