MOBILITà DEL PERSONALE PROVINCIALE
Mobilità
negate, mobilità soppresse o per pochi?
I
vertici della Provincia di Pisa intendono negare il nulla osta per la
mobilità dei D verso il comune di Pisa.Qualche
riflessione nel merito e nel metodo di questa decisione si rende
necessaria.
Quasi
tutti i colleghi della categoria D hanno fatto domanda di mobilità
per il Comune di Pisa, ciò e la dimostrazione più palese che i\le
lavoratori\trici non nutrono alcuna fiducia negli enti di area vasta,
che il pasticciaccio creato ad arte con la riforma Del Rio ha creato
fratture insanabili.
Meraviglia
(ma non troppo) come tra le domande di mobilità si ritrovino anche
colleghi e colleghe che hanno sgomitato non poco per accedere alla
posizione organizzativa e comunque non si sono esentati dal chiedere
al resto dei dipendenti spirito di sacrificio e senso di
responsabilità verso l’ente.
In
questi mesi abbiamo toccato con mano l'assenza di un progetto
credibile attorno agli enti di secondo livello, le Province sono
state svuotate di funzioni e risorse e all'orizzonte non si intravede
un progetto che sappia valorizzare non solo le professionalità
interne ma anche i servizi ai cittadini.
Evidente
la sfiducia verso i percorsi decisi dalla politica che hanno svenduto
le province assecondando la storiella che sarebbero stati carrozzoni
inutili e dispendiosi. Questa storiella, per altro falsa e
confutabile con dati semplici come la spesa delle province rispetto
al totale della spesa nel pubblico impiego (l’1%!). sta mostrando
tutta la sua falsità.
I
fatti e i conti dimostrano l'esatto contrario, quindi la decisione di
vietare le mobilità per i d (senza i nulla osta dell'ente non si
accede alla mobilità) è una beffa e una prepotenza ingiustificata.
Delegati
e lavoratori indipendenti
Delegati
rsu eletti nella lista cobas alla provincia
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