I soldi mancano per il territorio ma non per l'ALTA VELOCITà

A partire da metà 2017 partiranno i lavori di quattro nuove “grandi opere” ferroviarie che costeranno 9 miliardi di euro, parliamo della tratta Brescia-Verona, Verona-Padova per il nord e per il sud Napoli-Cancello, Cancello-Frasso Telesino ) sulla Napoli-Bari, e un lotto della Catania-Palermo I finanziamenti coprono solo una parte di queste grandi opere sulle quali ci sarebbe da dire molto visto che il vero problema del sud è rappresentato dalla assenza di doppi binari e di treni locali in alternativa al trasporto su strada In attesa di vedere un giorno la parte finale della Salerno Reggio Calabria la cui costruzione assomiglia una epopea, ci domandiamo se nel frattempo il Governo, e le amministrazioni locali, abbiano affrontato il nodo relativo alle inflitrazioni malavitose nelle grandi opere come dimostrato dalle inchieste della Magistratura e dagli articoli sui giornali Il motivo di queste grandi opere è da ricercare in ambito europeo, nella clausola investimenti 2016 concordata con la Commissione europea. Infatti, per ottenere maggiore flessibilità di bilancio l’Italia si è assunta un impegno oneroso, ossia spendere 4,2 miliardi di euro nel 2016 per investimenti co-finanziati da Bruxelles Insomma il Governo vuole avere piu' indebitamento rispetto al Pil, ebbene deve allo stesso tempo spendere cifre consistenti per le grandi opere, per i corridoi, le infrastrutture La copertura poi di questi "investimenti" è tutta da dimostrare....

Commenti