L'amministrazione comunale non faccia orecchi da mercante:scorrere le graduatorie e piano del personale

Comune di Pisa: intervento sulla mobilità del personale „ Eligi risponda e non faccia come gli struzzi. Un giorno apri il pc e scopri che nonostante una ventina di richieste di mobilità all'interno del Comune di Pisa, le mobilità vengono fatte senza guardare ai diritti dei lavoratori, a un sistema di regole trasparenti e uguali per tutti\e, senza formazione e non guardando ai fabbisogni dei servizi pubblici. E' possibile tutto cio? Nell'ente di cui Filippeschi è sindaco, is possible  Al Comune di Pisa manca un regolamento di mobilità interna per volontà politica. Un regolamento che non ingessi la mobilità ma stabilisca alcune regole permettendo al personale interessato di avere uguali diritti.L'assenza di regole determina scontento e sospetti sulle mobilità anche quando sono del tutto motivate. si parla di sicurezza ma poi senza alcun ricambio si trasferiscono agenti di pm ad altro ufficio. Prima si dovrebbero scorrere le graduatorie concorsuali e assumere agenti di pm, poi dare la possibilità a colleghi (PER ALTRO VINCITORI DI SELEZIONI) di accedere alla mobilità Nell'atto, inviato al sindacato con grande ritardo e solo dopo avere contestata la violazione del diritto sindacale alla informazione,  si leggono anche alcune modifiche di profili professionali. La modifica dei profili dovrebbe essere preceduta. o accompagnata almeno, da percorsi formativi. Facciamo un solo esempio: numerosi dipendenti  hanno chiesto delucidazioni sul fatto che, per acquisire un determinato profilo, alcuni abbiano dovuto seguire un iter complicato e un esamino finale mentre ad altri questi profili vengono assegnati di ufficio. Dove sono le pari opportunità? E il personale interessato  (al quale rivolgiamo i nostri sinceri auguri) dove e come è stato formato? Si tratta di un semplice adeguamento del profilo o dovremmo invece avviare prima, come logico, un adeguato percorso motivazionale e formativo? Nella assegnazione ad alcune direzioni quale criterio è stato seguito? Sarebbe opportuno capire se sono state prese in esame tutte le richieste di fabbisogno di personale proveniente dalle singole direzioni , se si è seguito un criterio e quale esso sia. Sia quindi fornita una spiegazione che renda queste mobilità trasparenti. Da anni parliamo della necessità di una anagrafe delle competenze, in Comune ci sono dipendenti con laurea e specializzazioni che svolgono lavori ben poco attinenti ai loro percorsi di studio Perché non si destina una quota di posti per i futuri concorsi esterni al personale comunale? Pensiamo solo a chi vuole mettersi in gioco, partecipare a un concorso esterno pur avendo già un lavoro, tutto cio' è possibile perché allora non farlo rispondendo alle richieste di valorizzazione provenienti dai comunali? dietro alcune mobilità ci sono problemi di salute in presenza dei quali i colleghi non potevano che essere trasferiti ad altra funzione e noi stessi abbiamo perorato questa causa. Le mobilità per ragioni di salute e sopraggiunte inabilità debbono avere una procedura di urgenza ma nulla osta a costruire percorsi formativi prima del trasferimento. Crediamo che il continuo aggiornamento e la formazione dovrebbero rappresentare uno strumento di accrescimento delle professionalità interne all'ente (dov'è finita la famosa anagrafe delle competenze piu' volte richiesta e promessa?) e insieme ad un regolamento\sistema di regole condivise e trasparenti consentire a un numero maggiore di dipendenti di accedere allo strumento della mobilità. Pensìamo a settori come servizi educativi e Pm dove le richieste di modifica del profilo e di trasferimento ad altro settore sono piu' pressanti ma il discorso vale per l'intero Ente perché l'amministrazione comunale non intende scorrere le graduatorie concorsuali vigenti e fa solo esclusivo ricorso alla mobilità da altri enti? “ Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/cronaca/comune-di-pisa-intervento-sulla-mobilita-del-personale.html http://www.pisatoday.it/cronaca/comune-di-pisa-intervento-sulla-mobilita-del-personale.html

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