un presa di posizione sulla contrattazione decentrata negli enti locali

lettera aperta al personale del delegato rsu federico giusti   Al termine della assemblea di oggi sono state presentate 3 mozioni, una dei delegati cobas , una della uil e una di cisl e cgil che ha riscosso piu' voti. Sia dunque fatta la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici anche se questo accordo, se e quando sarà sottoscritto, dovrà essere ratificato da un referendum perché a decidere non siano solo 100 dipendenti su 700 Riassumo per chiarezza la posizione assunta in assemblea e non condivisa dalla maggioranza dei presenti non prima di una premessa: la necessità di una progressione orizzontale è stata da me condivisa ma non per costruire crescenti disugugalianze in un Ente che non intende valorizzare il proprio personale , un Ente che a parole parla di benessere organizzativo ma nei fatti opera per l'esatto contrario egualitarismo obsoleto quello dei delegati cobas?  Da questo accordo rischiano di restare fuori 190 dipendenti tra apicali (chi  non potrà fare piu' progressioni orizzontali) e un centinaio di dipendenti esclusi per volontà della amministrazione. Si applica cosi' la legge Brunetta che esclude un quarto dei dipendenti da ogni forma di salario accessorio? In qualche misura si, 190 dipendenti su 700 ci sembra un numero troppo alto ricordando che ciascuno di noi potrebbe far parte dei 100 esclusi dalle Peo. Ricordiamo che l'amministrazione non vuole le peo per tutto il personale, non perchè le normative lo impedirebbero ma perchè con i soldi del fondo vorrà finanziare nuove posizioni organizzative e specifiche responsabilità attribuite in questi anni in maniera spesso discrezionale e non oggettiva. In futuro non ci si venga a dire che si danno sempre piu' soldi alle Po e una minoranza di personale...... La nostra richiesta era ed è di assicurare una progressione orizzontale per tutti\e nell'arco di 3 anni e garantire un meccanismo di erogazione della produttività diverso da quello attuale per assicurare una distribuzione equa tra le fasce. Chiedere che ai livelli piu' alti non vada gran parte della produttività è egualitarismo?  Secondo me è solo giustizia perchè questi soldi sono di tutti i lavoratori e le lavoratrici , stiamo infatti parlando del fondo della produttività generale.... In assemblea la Cisl ha detto :l'egualitarismo è la tomba del sindacato". Peccato che a dirlo sia chi assicura decine di migliaia di euro di pensione ai propri leaders, evidentemente il privilegio di pochi è diventato diritto. Cosa vogliamo? un meccanismo di erogazione della produttività che salvaguardi gli apicali e i livelli piu' bassi, peccato che molti dei fautori delle progressioni su questo punto non abbiano preso posizione ai tavoli delle trattative. Qual'era la differenza dalla mozione di Cisl e Cgil? Il fatto che noi vogliamo certezze e non generici impegni, la parte pubblica non vuole dare le peo a tutti\e perché con la parte stabile  del fondo vogliono finanziare ulteriori posizioni organizzative (PO) e specifiche responsabilità  (lo ripetiamo perchè sia a tutti chiari) Siamo contro le specifiche responsabilità? No, siamo contro l'uso che alcuni dirigenti ne hanno fatto, le specifiche sono spesso una merce di scambio clientelare avulse dalla organizzazione effettiva del lavoro. I criteri di attribuzione delle Peo? Un rebus che rischia di penalizzare chi ha preso votazioni piu' basse nel ciclo della performance e cio' non significa che  qualcuno sia meno meritevole degli altri. Perchè non rendere palesi fin da ora i criteri con i quali si erogheranno le Peo? Qualcuno ci ha detto dopo l'assemblea che poco per pochi è sempre meglio di nulla. Un accordo decentrato dovrebbe  mantenere un equilibrio nella distribuzione dei nostri soldi, dovrebbe non escludere in partenza con perdita economica, di non poco conto, quasi 200 dipendenti su 700 Altri aggiornamenti a dopo la delegazione trattante di giovedi' 10 novembre                

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