Demansionamento negli enti locali

In molti casi le Posizioni organizzative sono assegnate con criteri ben poco trasparenti e oggettivi, resta il fatto che esistono casi nei quali il collega dopo la Po venga di fatto demansionato. E' capitato anche ad alcuni colleghi\e, ovviamente da parte delle altre Posizioni organizzative non è scattata la giusta solidarietà, vivono ormai nello stato di natura di Hobbes, la guerra di tutti contro tutti per un incarico, chi viene colpito da demansionamento non si relaziona neppure con il sindacato, interiorizza la vergogna e inizia il calvario della depressione. Quante volte abbiamo letto e visto colleghi\e titolari di Posizione organizzativa sui quali hanno provato a scaricare responsabilità erariali o di altra natura, anche in questi casi non si mette in moto la macchina della solidarietà e della mobilitazione.  Rari gli esempi nei quali le Posizioni organizzative si trovano concordi e solidali tra loro, per esempio quando l'amministrazione comunale di turno sta per cadere o cambiare colore e arrivano le preoccupazioni per la conferma dell'incarico (e dei soldi), oppure quando recitano la sceneggata di vittime del sindacato che vorrebbe favorire i bassi livelli (anche se lo volesse sarebbe impedito a farlo da normative che per esempio vietano le progressioni orizzontali solo ad alcune categorie) a discapito dei funzionari. Forse bisognerebbe aprire una discussione seria sulla nascita dell'area quadri con il prossimo contratto autonomie locali ricordando che l'obiettivo della Madia era trasformare le PO in dirigenti pagati assai meno e con minori tutele contrattuali. Questo obiettivo sindacalmente non edificante dovrebbe indurre molti a riflettere sulla pericolosità del finanziamento diretto da parte dell'Amministrazione delle Posizioni organizzative, direttamente con il Bilancio dell'Ente e nell'ottica del solo raggiungimento del programma di mandato del Sindaco, ricordando sempre che la proposta di portare le Po fuori dal fondo era stata fatta propria anche dal sindacalismo di base con una piccola differenza: lasciare nel fondo i soldi destinati alle Po, l'esatto contrario di quanto accadrà nei prossimi mesi con la decurtazione del fondo della produttività da cui toglieranno la quota destinata negli anni alle posizioni organizzative.
Torniamo al demansionamento, ricordando che una recente sentenza della Cassazione ha riconosciuto la illegittimità del comportamento di una amministrazione che, dopo l'incarico di Po, ha trasferito a mansioni minori il lavoratore rifiutandosi di riportarlo nell'incarico precedentemente occupato (prima della Po). L’amministrazione è stata cosi' condannata per avere provocato sofferenza psicologica e danno biologico.

Il demansionamento provoca malesseri e sofferenze, si soffre anche per il silenzio di colleghi\e, il problema è dimostrare il nesso tra demansionamento e malattia per riconoscere cosi' la piena responsabilità datoriale .

Noi pensiamo che il demansionamento vada combattuto e denunciato, siamo certi che in futuro si verificheranno casi sempre piu' numerosi di colleghi\e demansionati e privati di incarichi di responsabilità. A questi colleghi non mancherà la nostra solidarietà e l'augurio è che gli stessi livelli apicali negli Enti capiscano che quanto accaduto ad alcuni di loro potrebbe presto capitare a molti altri. Superiamo e combattiamo allora lo stato di natura in cui la competizione e la cultura della performance ci ha voluto ricacciare, facciamo valere la nostra solidarietà attiva.

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