Testimonianze contro la guerra....dalla Siria.
Sono venuto a conoscenza, per una casualità inattesa,
del testo e dell’audio allegato sulla situazione siriana dopo
l’attacco missilistico della notte tra il 13 ed il 14 aprile da
parte di USA, GB e Francia. La voce e le parole vengono dai
francescani di Damasco e precisamente da padre Bahjat Elia Karakach,
francescano della Custodia di Terrasanta, superiore del convento
francescano di Damasco, principale parrocchia cristiana di rito
latino della capitale. Le parole, ma soprattutto l’audio, in
italiano, sono molto esplicativi. Di una schiettezza sconcertante ed
emozionante.
(Tiziano Tussi)
Quella
delle armi chimiche è una menzogna, è ancora una volta la politica
americana che gioca la partita del potere; è una scena già vista
con Saddam Hussein, e se ne sono viste, si vedono le conseguenze!
Trump, come chi lo ha preceduto, usa della menzogna delle armi
chimiche per giustificare il suo attacco alla Siria che ha come scopo
quello di prendere il controllo del territorio siriano così da
diventare il perno dei traffici del petrolio. Questo è il progetto
di Trump, un puro progetto di potere, appoggiato da Francia ed
Inghilterra e con il silenzio della Comunità Internazionale.
L'attacco missilistico di Trump e la sua giustificazione menzognera
rappresentano una grave minaccia per la pace del mondo; Trump di
nuovo appoggia i ribelli contro Assad, e chiede al mondo di
schierarsi con lui perché vuole eliminare un “dittatore
sanguinario” e così appoggia ribelli che promettono un futuro di
terrore. La Comunità Internazionale non deve cadere nel tranello di
Trump, la scelta non è tra i ribelli e Assad, la scelta che
testimonia la comunità cristiana in Siria è tra la guerra e la
pace. Trump vuole la guerra, la Chiesa in Siria costruisce la pace!
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