8 miliardi di utili e 8 mila esuberi
Miliardi di utili agli azionisti e tagli occupazionali, il binomio preferito dai capitalisti e dai fautori del libero mercato. Accade ovunque e puntualmente il copione si ripete nel caso dell'Unicredit con 8 mila licenziamenti complessivi, 5.500-6.000 solo in Italia con la chiusura di 450 agenzie dislocate sul territorio nazionale.
I vertici della Banca parlano di piano pragmatico, il loro pragmatismo si riduce a tagliare posti di lavoro mantenendo saldi gli utili degli azionisti.
La crisi riguarda non solo Unicredit ma innumerevoli altre banche, sono migliaia i posti di lavoro perduti con l'avvento delle pratiche on line, la chiusura di tanti sportelli al pubblico.
Accade da oltre 20 anni, sono migliaia i posti di lavoro perduti nel settore solo in Italia, molto piu' numerosi se includiamo altre nazioni europee.
Il nesso tra esuberi e utili è dato dai numeri, se pensiamo che Unicredit annuncia l'obiettivo di un utile di 5 miliardi al 2023 partendo dai 4,3 del 2020.
E gli esuberi condivisi con il Sindacato nel settore bancario sono migliaia solo negli ultimissimi anni, piani di ristrutturazione feroci e spesso invisibili agli occhi dei media
Per capire di piu' rimandiamo ad un articolo de ILSole 24 Ore
https://www.ilsole24ore.com/art/banche-rapporto-shock-margini-picco-e-tagli-5-miliardi-ACAk5m1
La riduzione dei ricavi e dei profitti prevista per i prossimi anni sarà pagata dai lavoratori bancari, si parla di 70 mila esuberi, un piano di dismissione del settore ormai palese e per anni annunciato e in parte praticato con le solite politiche fatte di ammortizzatori sociali, incentivi all'esodo, politiche ormai del tutto insufficienti a fronteggiare una situazione drammatica.
Una analisi accurata a cui rinviamo, ricordando che il numero totale dei dipendenti dei 5 maggiori gruppi è così passato dai 252.986 di fine 2018 ai 247mila della fine di settembre di quest'anno mentre gli sportelli sono scesi a 14.294. Esuberi, tagli, distruzione di posti di lavoro a salvaguardare utili in continua crisi. I loro profitti li paghiamo noi!
https://www.avvenire.it/economia/pagine/banche-first-cisl-utili-9-miliardi
I vertici della Banca parlano di piano pragmatico, il loro pragmatismo si riduce a tagliare posti di lavoro mantenendo saldi gli utili degli azionisti.
La crisi riguarda non solo Unicredit ma innumerevoli altre banche, sono migliaia i posti di lavoro perduti con l'avvento delle pratiche on line, la chiusura di tanti sportelli al pubblico.
Accade da oltre 20 anni, sono migliaia i posti di lavoro perduti nel settore solo in Italia, molto piu' numerosi se includiamo altre nazioni europee.
Il nesso tra esuberi e utili è dato dai numeri, se pensiamo che Unicredit annuncia l'obiettivo di un utile di 5 miliardi al 2023 partendo dai 4,3 del 2020.
E gli esuberi condivisi con il Sindacato nel settore bancario sono migliaia solo negli ultimissimi anni, piani di ristrutturazione feroci e spesso invisibili agli occhi dei media
Per capire di piu' rimandiamo ad un articolo de ILSole 24 Ore
https://www.ilsole24ore.com/art/banche-rapporto-shock-margini-picco-e-tagli-5-miliardi-ACAk5m1
La riduzione dei ricavi e dei profitti prevista per i prossimi anni sarà pagata dai lavoratori bancari, si parla di 70 mila esuberi, un piano di dismissione del settore ormai palese e per anni annunciato e in parte praticato con le solite politiche fatte di ammortizzatori sociali, incentivi all'esodo, politiche ormai del tutto insufficienti a fronteggiare una situazione drammatica.
Una analisi accurata a cui rinviamo, ricordando che il numero totale dei dipendenti dei 5 maggiori gruppi è così passato dai 252.986 di fine 2018 ai 247mila della fine di settembre di quest'anno mentre gli sportelli sono scesi a 14.294. Esuberi, tagli, distruzione di posti di lavoro a salvaguardare utili in continua crisi. I loro profitti li paghiamo noi!
https://www.avvenire.it/economia/pagine/banche-first-cisl-utili-9-miliardi
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