Maggioritario e Inghilterra: se avessimo votato con proporzionale?

Vittoria schiacciante dei conservatori in Gb . Ma chi conosce il meccanismo di voto nel Regno Unito?

Ci sono 650 collegi elettorali nel paese e ogni collegio si elegge un solo candidato, quello che ha ottenuto più voti; ogni partito puo'quindi candidare una sola persona in ogni collegio.

 Che tu vinca con il 51% dei voti o con l'80% non fa differenza alcuna. Se poi rappresenti una minoranza consistente, magari il 20 per cento dell'elettorato, non importa il numero dei voti riportato, devi solo sperare di avere qualche candidato vincitore in qualche collegio altrimenti resti fuori dal Parlamento.

In rete o sui giornali non troverai notizia alcuna sul numero effettivo dei voti, si sa che ha votato il 67% degli aventi diritto, meno di quanto sperato alla vigilia delle elezioni, si conosce la ripartizione dei seggi in Gb ma il numero effettivo dei voti è un mistero.

Piaccia o non piaccia, il sistema  maggioritario alla inglese premia la maggioranza relativa e condanna alla esclusione rappresentanze del paese ragguardevoli per consensi elettorali e sociali, consensi tuttavia inutili al momento di definire le rappresentanze parlamentari.

Il sistema maggioritario premia la governabilità e lo spirito capitalistico non certo la democrazia e la effettiva rappresentanza che dovrebbe  essere determinata dal sistema proporzionale che in teoria fotografa fedelmente i consensi di ogni forza politica assegnandole, sbarramento permettendo, una sua presenza nelle istituzioni in proporzione ai voti ricevuti.

Nessuno in queste ore ha spiegato come sarebbe composto il Parlamento inglese se avessero votato con il sistema proporzionale e non con quello maggioritario. Nessuno ne parla perchè le sorprese sarebbero tali da confutare molti dei ragionamenti letti in questi giorni


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