ASSEMBLEA DEGLI APPALTI E SGB COMUNE PISA CHIEDONO UN CONFRONTO CON IL CONSIGLIO COMUNALE SU APPALTI . SE IL COMUNE PAGA REGOLAMENTE I SERVIZI PERCHè LE AZIENDE NON ANTICIPANO NEPPURE GLI AMMORIZZATORI SOCIALI?

al sindaco
ai consiglieri comunali
ai presidenti di commissione

Buongiorno, stando a un recente parere della regione Umbria, riportato su Il sole 24 ore enti locali, sorgono spontanee alcune domande inerenti i servizi in appalto al comune di Pisa.

Chiediamo al Sindaco e al consiglio Comunale di aprire un confronto su questi argomenti nell'ottica di riscrivere il capitolo degli appalti a partire dalle necessarie, e mai arrivate, integrazioni nel capitolo delle pulizie e sanificazioni, e dai servizi refezione.

Si chiede pertanto di sapere quali servizi siano stati pagati dal Comune di Pisa, se il pagamento agli appaltatori copre l'intera cifra prevista o solo una parte, si chiede di sapere quali eventuali azioni saranno intraprese presso le stesse aziende che non hanno neppure anticipato gli ammortizzatori sociali al personale.

Auspichiamo quindi risposte rapide e soprattutto soluzioni per il ritorno al servizio in presenza del personale nonchè una riflessione atta a definire contenuti della nuova gara di refezione e pulizie (nonchè una revisione di tutti gli altri appalti) finalizzati ad alcuni obiettivi quali

  • valutare differenti modalità di utilizzo dell'appalto e del personale al fine di garantire una continuità occupazionale alla forza lavoro impiegata
  • possibilità di utilizzo dei centri cottura per attività non connesse alla scuola , ad esempio preparazione di pasti caldi per cittadinanza bisognosa
  • stabilire criteri diversi dal passato nell'interesse dei cittadini e della forza lavoro
  • prevedere un monte ore minimo settimanale del personale a fronte di vergognosi contratti individuali di 1,5\2 ore giornaliere
 
Per completezza citiamo testualmente il parere in oggetto  INERENTE LA SOSPENSIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI ED EDUCATIVI
 
La sostituzione dell'articolo 48 operata dall'articolo 109 del Dl 34/2020 autorizza ora le pubbliche amministrazioni – durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici nonché dei servizi sociosanitari e socioassistenziali - al pagamento dei gestori privati di quei servizi per tutto il periodo della sospensione, sulla base delle risorse disponibili e delle prestazioni rese in altra forma, venendo meno il riferimento agli importi di spesa iscritti nel bilancio preventivo. Nell'ipotesi in cui le prestazioni siano convertite in altra modalità, in deroga alla normativa vigente sui contratti pubblici relativi ai lavori e servizi di cui al Dlgs 50/2016 e previo accordo tra le parti, le stesse dovranno essere retribuite nei seguenti termini: a) quota parte dell'importo è dovuta per l'erogazione del servizio standard secondo le modalità attuate precedentemente alla sospensione e subordinatamente alla verifica dell'effettivo svolgimento dei servizi da parte del gestore; b) un'ulteriore quota è corrisposta per il mantenimento delle strutture interdette in modo tale che siano immediatamente disponibili ed in regola con le disposizioni vigenti all'atto della ripresa delle normali attività; c) è eventualmente riconosciuta al gestore, a copertura delle spese residue incomprimibili, una terza quota, ridotta, per compensazione, da eventuali «entrate residue mantenute, dagli stessi gestori, a seguito dei corrispettivi derivanti dai pagamenti» già incassati, cui non corrisponda la prestazione di servizio e da «altri contributi a qualsiasi titolo ricevuti».

ASSEMBLEA DEGLI APPALTI
DELEGATI\E SINDACATO GENERALE DI BASE COMUNE PISA

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