Aumentare le spese per gli Enti locali? Sempre le solite regole del pareggio di bilancio

Da tempo si discute dell’aumento del deficit con le solite fazioni in campo,  gli assertori del pareggio di bilancio e delle politiche di austerità e quanti vogliono allargare le maglie di regole che andrebbero invece abbattute. 

Entrambe le parti sono legate all’Ue del fiscal compact e divise solo dalle scelte tattiche che tengono conto delle varie spinte provenienti da sindacati confederali, associazioni datoriali e poteri finanziari. 

Il ritocco dei conti in ogni caso non rimetterà in discussione le regole del pareggio di bilancio, tutto il discorso si riconduce alle concessioni della Ue in materia di deficit e anche di questo parleranno agli Stati Generali convocati a Roma. Da Marzo ad oggi il deficit  è stato allargato perché diventava insostenibile per il capitale la stretta osservanza delle vecchie regole e cosi’ 75 miliardi di euro aggiuntivi sono stati presto consumati per far fronte alle necessità del momento.

 Ma a nessuno, proprio nessuno, viene in mente di rimettere in discussione non solo il pareggio di bilancio ma tutte le regole che limitano la spesa per sanità, istruzione, manutenzione del territorio. 

E senza rimettere in gioco le regole non si andrà lontano, i Sindaci si limiteranno a battere cassa per chiedere qualche soldo in piu’ visto che i fondi destinati all’edilizia scolastica o alle  Province o alle città metropolitane sono giudicate del tutto insufficienti.

Ma soldi in piu’ dovranno essere compatibili con le regole esistenti, quelle che sanciscono la crisi irreversibile degli Enti locali


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