Pensioni pubbliche e non fondi previdenziali!

Le oscillazioni dei mercati finanziari e del Pil hanno ripercussioni negative sulle pensioni, è questa la verità inconfutabile. Sindacati, Governo e finanza spingono sempre piu' per affermare i fondi previdenziali mentre le pensioni perdono gradualmente e progressivamente potere di acquisito.Sarà per questo motivo che crescono, pur di poco, le adesioni alla previdenza complementare (+4%, pari a 8,3 milioni)

Ma allo stesso tempo diminuiscono i versamenti ai fondi previdenziali e crescono le richieste di liquidazioni a causa della crisi economica, motivate dall'acquisto della prima casa e dalla necessità di affrontare le crescenti spese sanitarie. Una ragione in piu' per rilanciare la sanità e la previdenza pubblica..

Al contrario i sindacati hanno chiesto al Governo ulteriori incentivi fiscali a favore dei fondi previdenziali, con quei soldi dovremmo invece accrescere il potere di acquisto delle pensioni che scende sempre piu' in basso. 

I soldi in ballo sono tanti, basta pensare che sono 270 i  miliardi di risparmio previdenziale privato (185 miliardi dei fondi pensione; 87 miliardi delle casse professionali). 

Invece di far crescere previdenza e sanità integrativa non sarebbe il caso di rilanciare sanità e previdenza pubblica? Noi pensiamo che questa sia la strada giusta e corretta da intraprendere

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