Sei in dolce attesa? Rinuncia al lavoro

Le brutte notizie non finiscono mai, nel passato sapevamo di lavoratrici costrette a sottoscrivere accordi individuali con i datori di lavoro che prevedevano la lettera di dimissione nel caso di una eventuale maternità. Il diritto ad avere un figlio diventava una sorta di privilegio inammissibile e contrario agli interessi aziendali determina la perdita del posto di lavoro.

Questo capitalismo ottocentesco è duro da morire e destinato a convivere con altre forme di alienazione e sfruttamento assai piu' sofisticate. E in tempi di coronavirus i diritti inalienabili sono stati invece calpestati come apprendiamo da fondi inglese che parlano di licenziamenti collettivi per le donne e di dimissioni delle stesse per carenza di dispositivi di sicurezza.

 In Italia i licenziamenti collettivi sono ad oggi vietati ma resta il fatto che siano, ancora una volta, le categorie e le fasce sociali piu' deboli a subire il ricatto tra lavoro e sicurezza e in assenza di smart e di interventi decisivi a tutela della salute collettiva, davanti al concreto rischio di malattia, si possano subire imposizioni o operare noi stessi scelte contrarie ai diritti inalienabili come quello alla salute, all'istruzione e alla maternità.

E sotto l'emergenza Covid stanno maturando e nascondendosi nuove imposizioni e crescenti disuguaglianze ed ingiustizie e il caso di quanto accaduto in Gb è a dir poco eloquente


Commenti