Le lavoratrici delle mense non sono di serie C

Mense e appalti scolastici: no alle lavoratrici di serie C

Numerose aziende che operano in appaltono n hanno anticipato gli ammortizzatori sociali, si sono poi ben guardate dall'utilizzare, in accordo con il committente, l'art 48 del Cura Italia che prevederebbe, in teoria, la possibilità di ripensare alle modalità di gestione dell'appalto magari utlizzando le mense scolastiche per preparare e distribuire pasti ai soggetti socialmente svantaggiati.

La scuola non sembra essere tra le priorità , l'Università pare voglia ritornare alle lezioni in presenza solo nel 2021, le biblioteche sono aperte solo per una minima parte dei servizi da erogare.

Dopo mesi nei quali gli ammortizzatori sociali non sono stati anticipati dalle aziende (e avrebbero potuto farlo avendo la liquidità necessaria e la certezza del rimborso da parte dell'Inps) si scopre che le lavoratrici delle mese hanno quasi finito la Cassa in Deroga prevista dal Dl rilancio e finita non avranno altri ammortizzatori sociali perchè a sua volta il committente (i Comuni) non hanno personale in cassa integrazione.

Tutto cio' dimostra che il Governo dovrà mettere mano una volta per tutte agli ammortizzatori sociali nell'ottica di ampliarne la platea dei destinatari, l'importo retributivo ma anche facilitare i meccanismi di pagamento (troppa accondiscendenza verso le imprese:::). Allo stesso tempo è evidente che il problema riguarda il rapporto con la Committenza .

Il Comune di Pisa , ad esempio, non ha ancora fornito risposte sui tempi e sulle modalità di riapertura delle mense, ad esempio avrebbero già dovuto pensare a qualche servizio per i campi estivi giusto per consentire la erogazione di un servizio in piu' che avrebbe permesso a un  certo numero di lavoratrici di tornare in servizio.

Le vertenze da aprire sono diverse, proviamo a riassumerle offrendo la nostra disponibilità a lavorare tutti\e insieme per il raggiungiamento di alcuni obiettivi quali

  • ammortizzatori sociali emergenziali senza vincoli fino alla fine dell'emergenza
  • utilizzo delle mense anche a fini sociali con un accordo tra Committente e appaltatori
  • rivedere gli appalti vigenti che hanno determinato una autentica corsa al ribasso con salari da fame e senza alcun riconoscimento del lavoro svolto. I prossimi appalti siano costruiti su basi nuove prevedendo un monte orario minimo per le lavoratrici (almeno 14 ore a settimana)

assemblea degli appalti

delegati\e e lavoratrici sgb pisa




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