Emergenza sanitaria e lavoro nero

La annunciata regolarizzazione dei migranti escluderà nei fatti gran parte degli stessi anche se da anni vivono e lavorano in Italia.

L'emergenza covid ha colpito duramente i lavoratori migranti della logistica e ha evidenziato le condizioni disumane in cui vivono i lavoratori migranti addetti alla raccolta nei campi, ostaggio del caporalato e di una filiera alimentare costruita sullo sfruttamento selvaggio.

La regolarizzazione dei migranti nelle campagne italiane non dovrebbe rispondere solo al rispetto dei diritti umani ma essere parte integrante di una forte azione di contrasto del caporalato e dello sfruttamento.


Qualcuno ha anche proposto di imporre ai precettori del Reddito di Cittadinanza i lavori nei campi senza prima assicurare condizioni salariali e di vita dign

Lo sfruttamento della forza lavoro in agricoltura è parte integrante di un sistema costruito sul nero e sulla negazione dei diritti elementari.

Accedere ai servizi sanitari è dirimente, gran parte dei lavoratori nei campi non possono accedere al diritto di cura che dovrebbe invece essere garantito.

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